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26.02.2010
’Alice di Burton, pur restando fedele fin dove è possibile per un film a quanto conosciamo dell’universo cui si ispira, prende una vita propria e racconta con leggerezza una storia che pur nell’impossibilità di ciò che accade non ha niente della claustrofobica atmosfera di Carroll

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5 "grande appassionata di Tim Burton devo ammettere che questo film è diversissimo dal suo solito stile gotico dark con una punta di macabro che non guasta mai, ma proprio perchè ha reso giustizia ad un alice che finora sembra solo una ragazzina un po stupidina l'ho amato ancora di più"
5 Alice Alice Alice tutti ne parlano tutti la vogliono,da grande appassionata di Tim Burton devo ammettere che questo film è diversissimo dal suo solito stile gotico dark con una punta di macabro che non guasta mai, ma proprio perchè ha reso giustizia ad un alice che finora sembra solo una ragazzina un po stupidina l'ho amato ancora di più.In questo film qualcosa di magico ti tiene incollato alla sedia dalla pazzia del cappellaio un meraviglioso johnny Depp alla solitudine della regina rossa splendidamente cattiva e splendidamente Helena bonahm Carter. quindi per me si capolavoro e alla grande non vedo l'ora di avere per le mani il dvd

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CST
09.03.2010
Un capolavoro in salsa dark. Dimenticatevi tutti gli stereotipi legati al vecchio Tim ed imbucatevi nella nuova avventura di Alice!

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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
26.02.2010
Burton si misura con quello che sembrava il coronamento di una carriera e invece tira fuori l’opera più conformista che abbia mai girato

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Cinefilo Incolto (Il Cinema Secondo Me)
08.03.2010
Su “Alice in Wonderland” di Tim Burton ho due lunghe considerazioni da fare. Ma se preferite le vie brevi… sì, mi è piaciuto.

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08.03.2010
...Come detto il mondo ricreato da Burton è in tutti i sensi un paese delle meraviglie: popolato da personaggi fantastici, analizzati perfettamente, tutti caratterizzati da tic, manie, comportamenti che li rendono realistici al massimo...

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Giuseppe Salvo (SilenzioInSala.com)
05.03.2010
[...] Rimane da spiegare come un fautore dell’incondizionato arbitrio creativo si sia fatto allettare da una reunion (con la Disney) tutt’altro che necessaria e ingabbiare da una sceneggiatura altrettanto deleteria e inconsistente.

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Francesco Spadafina
05.03.2010
Dopo quasi cinquant'anni dal film originale arriva Tim Burton e confenziona una pellicola ottima con un 3D che si poteva benissimo farne a meno.

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gabriele farina
05.03.2010
Come sapete, sono in possesso della chiave che apre i cancelli del Sottomondo, l’ho trovata nel libro magico di Alice. Così pensavo che fosse la chiave il mezzo per entrare nel mondo di Alice in Wonderland. Invece mi sbagliavo, il vero pass è il cappello del Cappellaio Matto!

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Daniela Losini (The Director's Cup)
03.03.2010
Non liquidatelo con la superficialità dell’eccessiva aspettativa tradita nè con il solito “non è troppo dark”, Alice nel Paese delle Meraviglie nelle mani di Tim Burton, non poteva che essere esattamente così. Bizzarro, incantevole, didascalico e semplice.

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Andrea Bedeschi (Everyeye.it)
03.03.2010
Così com'è, Alice in Wonderland è un onesto, appagante e coinvolgente blockbuster.

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Andrea Bedeschi (Everyeye)
03.03.2010
E' la freddezza, così atipica per una pellicola di Burton, a lasciare una sgradevole sensazione di amaro in bocca: è come se il regista, per motivazioni a noi sconosciute avesse trattenuto il pedale dell'accelleratore della sua proverbiale vena di amore per gli outsider.

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Carolina ( Movielicious)
03.03.2010
La ricchezza visiva di Alice in Wonderland rimane comunque un fatto indiscutibile, anche a due sole dimensioni, in grado di trascinare grandi e bambini in un mondo libero da convenzioni e ristrettezze mentali, dove la fantasia trova limiti solo se imposti da chi guarda.

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Film-Review.it ( Film-Review.it)
03.03.2010
Tim Burton dà un seguito ad Alice nel Paese delle Meraviglie. Ormai cresciuta, Alice torna nel folle mondo inventato da Carroll, per guidare la rivolta dei suoi abitanti. Ma la ragazza non ricorda nulla della sua visita precedente.

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Cristina Locuratolo (DoppioSchermo )
03.03.2010
Burton ci lascia nel cuore una malinconica nostalgia per un mondo che sapeva colmare di senso la nostra esistenza quando ancora non aleggiava su di noi (e su Alice) il pesante peso di essere qualcuno e di definire il nostro futuro.

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Ferdianndo Schiavone, Flavio Nuccitelli ( LoudVision)
03.03.2010
Fondendo personaggi, temi e situazioni dai romanzi di Lewis Carroll, "Alice In Wonderland" di Tim Burton sposta la narrazione in avanti e trasforma la storia in un racconto di passaggio all'età adulta.

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Tato88 ( Film.tv.it)
03.03.2010
Quindi un quattro stelle regalate, ma che sarebbero potute diventare un buono pieno se non fosse stato per i primi 20 minuti e per una regia troppo spettacolarizzante (e poco significativa...) che non si addice ad un regista che ormai viene definito autore..

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Alone In Kyoto (Alone In Kyoto)
03.03.2010
ae i recenti A Christmas Carol ed Avatar, benchè eccelsi, avevano evidenziato comunque qualche limite, nell'ultimo lavoro di casa Disney si rasenta la perfezione. Complice un regista a suo agio con questo stile e dotato di una padronanza del genere impareggiabile.

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Luca Lardieri (Close-Up.it )
03.03.2010
In Alice in Wonderland, Burton dimostra di essere innamorato di personaggi come la Regina di cuori, il Cappellaio matto e il Leprotto bisestile, perché outsider tipici del suo cinema

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Dgmag.it (Dgmag.it)
03.03.2010
Ma a livello narrativo Alice in Wonderland, mascherandosi sotto la facciata di un film di animazione, racconta la necessità di scoprire sè stessi andando alla scoperta del nostro passato per conoscere e vivere il nostro presente.

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Raffale G. Flore (Delcinema.it)
03.03.2010
il regista immagina un'Alice (la convincente Mia Wasinowska), femminista ante-litteram del secolo scorso, nel suo percorso di formazione che la porterà a diventare nello scontro finale una sorta di Pulzella di Wonderland in armatura

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Lorenzo Pedrazzi (Spaziofilm.it)
02.03.2010
Johnny Depp in questi casi rischia la maniera, ma riesce sempre ad aggiungere quella sfumatura in più che rende le sue interpretazioni imperdibili. È comunque l'intero cast - ottimamente animato o manipolato in digitale - a non sbagliare un colpo

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Deborah Ameri (Il Messaggero)
02.03.2010
l film, costato 150 milioni di euro, sfrutta diverse tecniche, dalle immagini generate al computer, agli effetti speciali, dalle riprese live, all’animazione

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Claudia Morgoglione (Repubblica.it)
02.03.2010
la potenza visiva del mondo ricreato da Burton; o la lettura femminista, dark e in un certo senso "politica" del romanzo che traspare dal film; o il modo efficace in cui sono ricreati alcuni dei personaggi scritti da da Lewis Carroll.

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Corriere.it (Corriere.it)
02.03.2010
La celebrazione del connubio avvenuto tra norma e anomalia, ordinario e incredibile, dovrebbero forse rendercelo inviso? Indubbiamente no. Ben venga l'infelicità dissolta sotto ondate di cioccolata o la vendetta disfatta nei pasticci di carne e allungata con sangue copioso

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Fabrtizia Malgieri (Duellanti.com)
02.03.2010
il vero fulcro del film, che ad una prima e superficiale lettura deluderà i fan di Burton, speranzosi di veder toccare le corde più gotiche dell’opera di Carroll dal regista più adatto allo scopo, ma che in realtà mette in luce e reinventa il dilemma più profondo sotteso al romanzo.

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Gianluca Arnone (MTV.it)
02.03.2010
ammirevole come sempre il talento visionario (esaltato dal 3D), la cura del dettaglio, la direzione degli attori (formidabili Johnny Depp ed Helena Bonham Carter, bene la Wasikowska, insopportabile la Hathaway), ma mancano sentimenti veri, personaggi memorabili e poesia.

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Primissima.it (Primissima.it)
02.03.2010
Con Alice in Wonderland Tim Burton tocca uno dei vertici della sua filmografia. Il connubio con un autore come Carroll, un cast di talenti davvero impressionante e la versione in 3D si sono rivelati perfetti per questa fiaba tecnologica, elogio della follia.

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Gabriele Niola ( MYmovies)
01.03.2010
Lontano dai libri originali, dal cartone anni '50 e dai film di Tim Burton, il nuovo Alice è un viaggio verso il conformismo

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Marco Lucio Papaleo (Everyeye.it)
01.03.2010
pur evitando i complessi giochi di parole Carrolliani, infatti, il film presenta profondità e allegorie inaspettate nei suoi personaggi e accadimenti.

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Roberto Castrogiovanni (Movieplayer.it)
01.03.2010
Ma a fare la differenza sono soprattutto le performance degli attori: gli sbalorditivi Mia Wasikowska, Johnny Depp e Helena Bonham Carter, perfettamente identificati con i loro assurdi personaggi.

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Pierpaolo Festa (Film.it)
01.03.2010
C’è proprio tutto in “Alice in Wonderland”, eppure siamo davanti ad un cult mancato. E viene da pensare che Burton sia sceso a compromessi come si fa a Hollywood – fai un film per loro e poi uno per te

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Mattia Pasquini (35MM.it)
01.03.2010
Cio' che avvince ed affascina sono le creature, come sempre, come spesso in Carroll (dove le invenzioni erano ovviamente letterarie) ed in Burton stesso, su tutte la 'deforme' corte della regina Rossa (ma perche' non piu' di cuori!?) e nel generico selvatico.

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Giordano Rampazzi (Cinemadelsilenzio.it)
01.03.2010
Per un regista fantasioso come Tim Burton, il paese delle meraviglie di Lewis Carroll era il miglior campo da gioco possibile. Non si può dire che l'esperimento sia fallito, ma neanche che abbia sfruttato appieno le grandi possibilità e libertà

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Pia Ferrara ( FantasyMagazine | )
01.03.2010
Il vero protagonista di Alice in Wonderland è proprio lui, il Paese delle Meraviglie: realizzato sulla base degli art work prodotti nel tempo dai numerosi artisti che hanno illustrato il romanzo di Lewis Carrol

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Valentina Ariete (MP News)
01.03.2010
man mano che la storia va avanti ci si affeziona sempre meno ai personaggi e non si riesce ad emozionarsi insieme a loro. Insomma mancano la magia e il cuore. E questo da Tim Burton non ce lo saremmo mai aspettati.

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∂ Fantascienza.com (∂ Fantascienza.com)
01.03.2010
Alice in Wonderland è uno dei migliori film mai diretti da Tim Burton e, in linea più generale, senza dubbio, un capolavoro di eleganza e di stile.

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01.03.2010
Il film divertirà i più piccoli e probabilmente molti adulti, ma non si può non ammettere che manchi di appeal e di forza narrativa e che la giovane protagonista sia poco in parte.

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Dr.Apocalypse (Cineblog.it)
26.02.2010
un’Alice convincente, interpretata dalla sconosciuta e giovane Mia Wasikowska, vera femminista in pieno 800 e quindi pronta a sbandierare l’indipendenza femminile, un Bianconiglio troppo ‘finto’, uno Stregatto bellissimo

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