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Matt Mueller (Totalfilm.com)
28.02.2011
A heady tribute that lets Allen Ginsberg’s Beat poem do all the talking and gives Franco another chance to shine.

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Alberto Di Felice (cine-zone.com)
01.09.2010
L'urlo del celebre poema di Allen Ginsberg diventa assieme variopinta fantasia visualizzata, intervista e dramma giudiziario; il risultato è quello di far scivolare queste tre unità virtuali verso un dimenticatoio celebrativo piuttosto che verso un'analisi potenzialmente aperta.

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Giuseppe Costabile (film-review.it)
30.08.2010
La pellicola colpisce per la forma, in particolare per il ricorso alla graphic novel per animare alcuni passaggi degli scritti di Ginsberg. Tuttavia è forse lo stile ricercato, volto a mescolare costantemente piani diversi che costituisce uno dei punti deboli dell’opera.

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Antonio Cuomo (www.movieplayer.it)
30.08.2010
Rob Epstein e Jeffrey Friedman,due registi, che hanno il pregio di aver realizzato un film dal messaggio preciso ed articolato, che oltre a sapere cosa dire, sa anche come dirlo, confermando l'idea che la poesia e l'arte riescono a comunicare anche quando astratte e visionarie.

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Eliana Tagliabue (cinetv.info)
30.08.2010
Howl finisce per classificarsi più che altro come un semplice documentario rievocativo, in grado sì di celebrare la figura di un poeta praticamente sconosciuto alle nuove generazioni, ma non certo di farlo sentire attuale.

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Monica Scidurlo (persinsala.it)
30.08.2010
Howl rappresenta un' occasione significativa per veicolare alle più giovani generazioni la conoscenza della Beat Generation, fase fondamentale della cultura americana, costituita da intellettuali pronti a tutto pur di difendere il proprio pensiero e la libertà di ragionare con la propria mente.

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Lorenzo Pedrazzi (spaziofilm.it)
30.08.2010
Non poteva esserci titolo migliore, un grido di rabbia e frustrazione e sarcasmo che ora riecheggia in un film piuttosto audace, magma composito di frammenti eterogenei che completano il quadro di una vita, di una creazione, compenetrandosi e giustificandosi a vicenda.

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30.08.2010
Come una macchina da scrivere, anche la mdp può essere un pianoforte: Epstein e Friedman non fanno poesia ma jazz, e solo per questo meritano credito. Ci vuole un po' per entrare dentro uno stile tanto inusuale, ma "Howl" non si perde, anzi migliora.

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