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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
18.06.2009
Ritorna il classico di Wes Craven ma non è più lo stesso. Scompare l’anarchismo caotico per fare posto ad una normalizzazione conservatrice

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Alessandro Pangallo (Meltinpotonweb)
14.08.2009
C'è pochissima suspense nel film, non si salta mai sulla sedia in preda allo spavento susseguente a qualche colpo di scena. In compenso, si passa parecchio tempo con la faccia in espressione di disgusto dato l'enorme quantitativo di dolore che viene portato in scena

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14.08.2009
C'è la tecnica, c'è lo stile, ma come di consueto accade in simili operazioni, ne L'Ultima Casa a Sinistra manca la sostanza...come un guscio vuoto senz'anima.

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Francesco Lomuscio (FilmUp)
14.08.2009
Fino ad un epilogo che non manca di assumere grotteschi connotati, in quanto posto in coda ad un’operazione la cui tematica di fondo rimane purtroppo sempre attuale e tristemente legata al quotidiano vivere.

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Valentina Ariete (Cinema4stelle)
14.08.2009
Questo remake di quasi quarant'anni dopo non ha nulla né della raffinata introspezione psicologica di Bergman, né dell'effetto novità del film di Craven.

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Nicola Picchi (FilmScoop)
14.08.2009
L'ultima casa a sinistra non ha altre ragioni di esistere che non siano quelle commerciali, e dimostra una volta di più l'impossibilità di riproporre dei "classici" o presunti tali, che hanno un significato proprio in ragione del periodo storico in cui sono stati realizzati.

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Antonella Murolo (everyeye/movieye)
13.07.2009
La naturale propensione di Wes Craven di portare la suspense all'estremo, e il passionale modo di Iliadis di intrecciare il trhiller viscerale con dei personaggi complessi, rendono questo film un piccolo gioiello del mondo dei remake, in cui di solito "il secondo" non raggiunge mai l'originale

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Marco D'Amato (SilenzioInSala.com)
21.06.2009
[...] L’effetto dirompente del film alla fine risulta un po’ annacquato, complice l’ammorbidimento dell’ondata di efferata violenza che riempiva l’opera di Craven.

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