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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
23.02.2009
L’Otello torna al cinema. Ancora. Stavolta però visto dall’ottica di Iago, solitamente carnefice e qui vittima. Stavolta interpretato da Vaporidis

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Sonia Serafini (EcoDelCinema)
26.02.2009
Il cast è formato da tutti giovani attori che danno un’ottima prova di gruppo, e da un pilastro del teatro italiano Gabriele Lavia, che interpreta un estroso Brabanzio.

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Marzia Gandolfi (MyMovies)
26.02.2009
Iago conferma le nuove abitudini del nostro cinema italiano: una sostanziale inconsistenza d'approccio generale, l'incapacità di andare oltre un sistema di riflessioni o di giudizi prossimi alla vulgata di piazza e dunque potenzialmente o esplicitamente qualunquista.

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dr. apocalypse (CineBlog)
26.02.2009
Ne rimane un film tecnicamente non eccelso, con alcuni spunti interessanti ma spesso mal sfruttati. Aberranti alcuni dialoghi, dopo un avvio qualitativamente deprimente la pellicola si riprende leggermente strada facendo

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Lucio De Candia (Cinema4stelle)
26.02.2009
Si può parlare di rivisitazione, o di sconvolgimento consapevole del testo shakesperiano, ma in realtà citare nei titoli la storia dell'Otello risulta alquanto irrispettoso.

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Massimo Borriello (MoviePlayer)
26.02.2009
Si vorrebbe riabilitare una figura da sempre tacciata di astuta perfidia, ma ci si impantana in un discorso fragilmente formulato sul dovere di dare a Iago quel che è di Iago, per far sì che la frustrazione non si traduca in scorrette macchinazioni.

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Marco Apicella (DelCinema)
26.02.2009
Tutto l'impianto del film sembra non funzionare sotto la direzione di un De Biasi non proprio all'altezza del racconto e delle sfumature che vorrebbe cercare.

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