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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
22.09.2010
Il tentativo di saga imperfetto di Shyamalan, stroncato in ogni dove, arriva in Italia. I fan del regista sono avvertiti, ma ancora di più i disprezzatori

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La storia è ambientata in un'epoca immaginaria nella quale il mondo è diviso quattro nazioni, sulla base dei quattro antichi elementi: terra, aria, fuoco e acqua. La nazione del fuoco è in guerra con gli altri per il dominio totale.
Ieri sera, sempre grazie a Screenweek, ho visto in anteprima a Roma il film "L'ultimo dominatore dell'aria". La storia è ambientata in un'epoca immaginaria nella quale il mondo è diviso quattro nazioni, sulla base dei quattro antichi elementi: terra, aria, fuoco e acqua. La nazione del fuoco è in guerra con gli altri per il dominio totale. Eppure, in ogni nazione ci sono delle persone che hanno il potere di controllare gli elementi. Un bambino, considerato un "Avatar", è l'unica persona capace di dominare o controllare tutti i quattro elementi ed è l’unico che può riportare nel mondo la pace. La sensazione che ho avuto è che dopo dieci minuti ti sembra di guardare il film da un’ora. Ci sono alcune belle scene d’ azione e di combattimento, ma è tutto messo insieme in modo confusionario e si ha la sensazione che in realtà i personaggi non si sentano mai in pericolo. Ho notato che manca l'elemento variazione, capace di rompere la monotonia. La storia, il viaggio di Aang (l’Avatar) che tocca tutti gli angoli della terra con battaglie qua e là, la si descrive in poche righe. Non ho trovato nessun effetto che meritasse realmente il 3D. Sicuramente c’era la volontà di ripercorrere sequel importanti come “Il signore degli anelli” o “Star wars”, ma ne è scaturito un film abbastanza noioso. Un film per famiglie e bambini, che spero possa acquisire maggiore spessore nei dialoghi, grazie alla bravura e alla professionalità dei doppiatori italiani. Io avendolo visto in lingua originale (e sottotitolato), non posso permettermi di giudicare, a voi l’ardua sentenza.

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Alex Poltronieri (ondacinema.it)
29.09.2010
“L'ultimo dominatore dell'aria” è un modesto spettacolo per teenager di bocca buona in cui non mancano scontate moraline Disneyane; è un fantasy farraginoso, senza epica, poesia o la benché minima traccia di humour. Shyamalan è chiaramente svogliato, e si vede.

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Manuela Pinetti (www.cinematografo.it)
24.09.2010
Al di là del cosiddetto “effetto 3D”, Shyamalan convince, paradossalmente, grazie alla semplicità. La cosmogonia elementare ed elementale, basata sui quattro elementi e altrettante nazioni in guerra tra loro, è immediatamente chiara, e introduce in un regno di fiaba avvolgente e meraviglioso.

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24.09.2010
Un film superficiale e ricco di effetti speciali, frenetico, essenziale da cima a fondo.

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Lucio De Candia (www.cinema4stelle.it)
24.09.2010
Si tratta di un fantasy che pur strizzando l'occhio al mercato riesce a parlare senza retorica di umanità, reincarnazione, passione, sacrificio, avidità, rabbia e meditazione.

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Giacomo D'Alelio (zabriskiepoint.net)
24.09.2010
L'ultimo dominatore dell'aria vive dell'entusiasmo del suo creatore, in cui si avverte il suo sguardo da bambino che ama il mondo, vuole riscoprire la sua Terra, e davvero la magia che è insita in lei.

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Elisabetta Bartucca (35mm.it)
24.09.2010
Il risultato è a dir poco deludente, un film frammentario, lacunoso e a tratti 'esasperatamente interminabile'. L' Avatar non colpisce, non affascina, a metà tra un bambino illuminato e un saggio maestro di arti marziali, non può che essere fagocitato da un blockbuster di stampo hollywoodiano.

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Riccardo Balzano (trailersland.com)
22.09.2010
Come sempre, per chi conosce il suo cinema, il contenuto finisce per essere più interessante della forma[...]I punti deboli sono quasi tutti sul fronte tecnico (regia, fotografia, montaggio). Ma i giovani interpreti se la cavano discretamente.

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Pietro Ferraro (ilcinemaniaco.com)
22.09.2010
L’ultimo dominatore dell’aria purtroppo non ha elementi forti di regia o narrazione che rappresentino lo Shyamalan che tutti conosciamo e che abbiamo imparato ad apprezzare; si tratta dell’ennesimo cineasta di fronte ai compromessi di un’operazione commerciale.

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ColinMckenzie (www.badtaste.it)
22.09.2010
Si potrà dire che L'ultimo dominatore dell'aria non manca di una certa grazia e raffinatezza, magari citando le scene iniziali o la città dell'acqua, spesso magnifica. Purtroppo questo non è sufficiente a dare un giudizio minimamente positivo del film e soprattutto del suo realizzatore.

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Alessandro De Simone (film.it)
21.09.2010
E' un film lento, discontinuo e sconnesso anche sotto il profilo della sceneggiatura, le scene d’azione sono statiche e prive di dinamismo e in generale risulta terribilmente noioso e poco interessante.

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31.08.2010
Al film manca un’anima, proprio l’elemento chiave per una storia come questa, basata sull’interiorità. Il film non avvince mai, non approfondisce i personaggi, e si risolve in una serie di coreografie che appaiono sterili e fini a se stesse.

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Mauruzio Encari (www.everyeye.it)
31.08.2010
L'ultimo dominatore dell'aria è un film godibile ma non trascendentale, diviso tra ispirate reminescenze poetiche e debitrici a un buddismo "condensato", e un idea di grandezza purtroppo figlia del digitale e del cinema più mainstream.

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dr. apocalypse (www.cineblog.it)
31.08.2010
Costato un inspiegabile e imbarazzante sproposito, il film lascia sgomenti per quanto lento e noioso, finendo addirittura per truffare gli spettatori attraverso una riconversione in 3D che fa gridare allo scandalo, visto che il 3D, praticamente, non esiste.

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Marco Spagnoli (fantascienza.com)
31.08.2010
L'ultimo dominatore dell'aria resta apprezzabile nel suo sforzo non completamente vanificato, di raccontare una storia multietnica che restituisce allo spettatore il fascino della filosofia orientale e la saggezza di una visione del mondo originale e ispirata da un forte senso della Natura.

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