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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
23.11.2010
Poteva essere un particolare gioiello tra il noir e l'esistenziale e invece è una grossa occasione persa appresso ad un'eccessiva ricercatezza

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Clelia Verde (Corriere Romano)
25.11.2010
Pur essendo la narrazione completamente in prima persona, ci identifichiamo costantemente col personaggio ma non desideriamo mai davvero per lui un riscatto dalla sua condizione.

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leotruman (Screenweek.it)
20.11.2010
Casey Affleck è un normale vicesceriffo all’apparenza, ma in realtà è uno psicotico assassino. Micheal Winterbottom con The Killer Inside Me porta sul grande schermo il romanzo della scrittore pulp Jim Thompson, ma si finisce solo per provare noia.

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Daria Pomponio (www.radiocinema.it)
17.11.2010
Nonostante la fascinosa elaborazione formale e le buone performance attoriali, il noir non decolla mai e fa affidamento solo sul decòr e sulla fotografia.

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Edoardo Becattini (www.mymovies.it)
08.11.2010
Winterbottom costruisce un universo letterario dove conta solo il piacere del racconto, e dove la violenza, non più finalizzata ad un progetto di ricerca sulle iniquità sociali o le violazioni dei diritti umani, viene utilizzata, piaccia o no, come forma e contenuto della cultura popolare.

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