Il profeta
Data Uscita: 19 Marzo 2010
(Francia • 2010)
Un prophète
-
Adel Bencherif
(Ryad) -
Gilles Cohen
(Prof) -
Tahar Rahim
(Malik El Djebena) -
Reda Kateb
(Jordi lo zingaro) -
Hichem Yacoubi
(Reyeb) -
Jean-Philippe Ricci
(Vettori) -
Antoine Basler
(Pilicci) -
Leïla Bekhti
(Djamlia) -
Pierre Leccia
(Sampierro) -
Foued Nassah
(Antaro) -
Jean-Emmanuel Pagni
(Santi) -
Frédéric Graziani
(Direttore del carcere) -
Niels Arestrup
(César Luciani)
Massimo Balducci (cinemio.it)
12.04.2010
E’ stato il film dell’anno in Francia, e dalle nostre parti sta andando bene nonostante il tema ostico. Il profeta di Jacques Audiard racconta l’esperienza di un giovane che entra in carcere a 19 anni, solo ed indifeso: e ne esce criminale vero, piccolo boss con una gang al proprio servizio.
Daniela Losini (The Director's Cup)
17.03.2010
Tematiche già viste e analizzate e sviscerate da grandi registi come Martin Scorsese e Francis Ford Coppola ma Audiard sa portare alla luce tramite una regia serrata, chirurgica e che non cede mai alla retorica, attenzione e empatia.
Serena Guidoni (Ecodelcinema)
17.03.2010
n cinema che “sporca” le vesti immacolate della classicità per dare sfogo agli anti-eroi. Gran premio della Giuria al Festival di Cannes…assolutamente imperdibile!
Pietro Ferraro ( Il CineManiaco)
17.03.2010
riesce a miscelare con dovizia e arguzia intrattenimemto e denuncia, testa e cuore, mantenendo un invidiabile equilibrio che trasforma Il Profeta in qualcosa di più che semplice materia da festival
Marianna Cappi ( MYmovies)
17.03.2010
n prophète si dilata oltremodo, prova qualche artificio ma non fino in fondo, sfiora emozioni interessanti che abbandona troppo in fretta, si lascia imprigionare dalla materia che vorrebbe liberare. Un film più maturo dei precedenti, ma meno comunicativo.
Elena Pedoto (Everyeye.it)
17.03.2010
Un’opera che vive delle contraddizioni morali, religiose e razziali della collettività, trovando poi il suo paradigma risolutivo in una dimensione quasi spirituale.
Giulia Oppia ( 35MM.it)
17.03.2010
È la dura legge della prigione, raccontata in 149 minuti da un regista tecnicamente preparato che, per questa volta, riduce i virtuosismi e porta in primo piano la natura umana.
Primissima (Primissima)
17.03.2010
il sensibile ritratto di un percorso umano e una sottile dimensione metaforica della società è quello che ha fatto Jacques Audiard con lo splendido Il Profeta.
Rosalinda Gaudiano (Cinema4stelle.it)
17.03.2010
Assolutamente da non perdere, dunque, questo gioiello di cinema “criminale”, con i suoi 149' di durata, tutti da godere e da scoprire in un crescendo di emozionante visione.
Glauco Almonte (Cinemadelsilenzio.it)
17.03.2010
Audiard gira troppo poco: vorremmo ci regalasse più spesso di questi film asciutti ma non disincantati, dove realtà e morale si fondono grazie ad uno stile riconoscibile ma non invadente. Poca musica, ma quando serve. Chapeau.
Emidio De Berardinis (SilenzioInSala.com)
17.02.2010
Una storia attuale raccontata in modo semplice e funzionale, un film che è un’apnea dall’inizio alla fine.
ColinMckenzie (Bad Taste )
04.02.2010
Un ragazzo passa al carcere dei 'grandi' e si ritrova a dover fronteggiare dei mafiosi che lo tormentano. Uno dei migliori film degli ultimi anni, perfetto sia a livello registico che nelle interpretazioni...
Lascia anche tu una recensione o un commento su questo film!
12
Recensioni
Totali
Totali
0%
Positive
0%
Negative