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Chiara Napoleoni (SilenzioInSala.com)
13.01.2010
Un frizzante incastro di arte e multiculturalismo dà la luce - dopo il successo de La sposa turca - all’ultimo lungometraggio di Faith Akin. A stupire, nonostante il proverbiale ritorno alle sue origini, è qui l’inaspettata via della commedia.

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Gabriele C. (cineblog.it)
04.01.2010
E per raccontarci tutto ciò, il regista tedesco usa tutta la sua energia e tutta la sua capacità tecnica, come dimostra il montaggio soprattutto nelle sequenze “coreografiche” delle ricette culinarie.

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Andrea D'Addio (Film.it)
04.01.2010
Aiutato da una colonna sonora che tiene sempre sostenuto il ritmo del racconto, e ben sfruttando le belle facce comiche di Adam Bousdoukos e Moritz Bleibtreu, Fatih Akin confeziona un film gradevole e fluido.

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Francesco Lomuscio (everyeye.it)
04.01.2010
quello che scorre davanti ai nostri occhi altro non è che un audace e scorretto Heimat Film, proprio come il genere cinematografico tedesco degli anni Cinquanta.

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Edoardo Becattini (Mymovies.it)
04.01.2010
Una commedia furbissima che mescola buoni sentimenti, alta cucina e musica di prima scelta

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Alessia Starace (Movieplayer.it)
04.01.2010
Soul Kitchen è una commedia dalla struttura narrativa assolutamente formulaica e che ha nel suo protagonista Adam Bousdoukos un'autentica e vitalissima maschera comica.

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Francesca Caruso (- Cinemalia.it)
04.01.2010
Soul Kitchen racconta la storia di una rottura e di una separazione, con una venatura comica che lo rende appetibile per tutti i palati, inoltre, col titolo e nome del ristorante, il regista ha voluto sottolineare come l’anima e il cuore dei personaggi risieda laddove è da considerarsi casa.

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Giulia Mazza (- Cinema4stelle.it)
04.01.2010
una prova insolitamente allegra e divertente per un regista che fino a questo momento ha sempre trattato tematiche difficili, rivelando un approccio originale senza mai recensione soul kitchen cadere nello scontato.

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Mauro Corso (FilmUP )
04.01.2010
Il pregio principale di Soul Kitchen risiede principalmente nei ritmi serrati, in una regia tagliente e in umorismo che non teme di presentare anche gli eccessi in un’aura di normalità

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Giulia Pietrozzini (MP News )
04.01.2010
E i sentimenti, che pervadono l'intera pellicola pur non rendendola stucchevole. Ma è la musica il vero padrone di casa. Sono le immagini a seguire una melodia e non il contrario.

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Glauco Almonte (Cinemadelsilenzio.it)
04.01.2010
Ritmo e musica (quella non manca mai nei film di Akin) per un film godibile senza essere banale, con Birol Unel ripagato dalle sofferenze dei film precedenti con un ruolo che rasenta il grottesco.

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Federico Pontiggia (MTV.it)
04.01.2010
Divertente e gustoso: Fatih Akin porta in Concorso un "Heimat dei fornelli" affettivo e ritmato. Scippando i Doors..

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Primissima.it (Primissima.it)
04.01.2010
Commedia dal ritmo trascinante, piena di trovate e di colpi di scena, con personaggi adorabili, ed una città grigia, ma allo stesso tempo coloratissima, sullo sfondo, con l'irresistibile mimica di Bousdoukos in primo piano

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