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Filippo Magnifico (ScreenWEEK.it)
25.09.2010
Werner Herzog e David Lynch. Due nomi che da soli rappresentano un biglietto da visita niente male e che ci regalano un poliziesco intimista e profondamente disturbante…

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Filippo Magnifico
25.09.2010
Sicuramente si tratta di un’opera complessa, ben sorretta da un cast fortemente ispirato.

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Gianluca Grisolia (www.doppioschermo.it)
16.09.2010
La narrazione procede in un gioco sottile che, pur alternando le suggestioni dei due geniali cineasti, crea un’alchimia inedita e vincente che riesce a convincere i fan di entrambi (o anche, semplicemente, il cinefilo sofisticato).

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Gianni Barchiesi (persinsala.it)
15.09.2010
Un lungometraggio complesso, ben interpretato, girato in maniera impeccabile e che, nonostante faccia del caos la sua difficile ragion d’essere, riesce a tenere incollati gli occhi allo schermo dall’inizio alla fine.

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Francesco Davide Parise (zabriskiepoint.net)
13.09.2010
E' un film che piace grazie a quel suo fascino perverso e intriso di cinema pulp alla Tarantino che non è certo nelle corde del regista teutonico ma che in questa sua seconda fase di vita artistica cerca di sorprenderci sempre di più con film molto dissimili tra loro e che si muovono nei generi.

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Teresa D'Ambrosio (35mm.it)
13.09.2010
L'impressione che ricava lo spettatore è che non ci sia nulla da capire o spiegare: è tutto sin troppo chiaro fin dall'inizio. Non emerge nulla, né durante né alla fine del film, di particolarmente scabroso. Chi si aspettava un colpo di scena rimarrà deluso.

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Elena Pedoto (www.everyeye.it)
08.09.2010
La combinazione astrale tra la magia avvolgente del cinema lynchiano e la meta-realtà strisciante del cinema herzogiano, fanno di questo lavoro un ircocervo esplorativo ai confini della ragione, un dramma psicologico dalle sfumature psichedeliche.

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Massimiliano Schiavoni (www.radiocinema.it)
07.09.2010
Il personaggio di Brad ripercorre a suo modo la tradizione herzoghiana di figure umane esorbitanti e solipsistiche fino alla patologia. E` la cifra più personale di tutto il film. Tutto il resto è tragedia classica, appena mitigata da un`aria svagatamente grottesca.

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Francesco Lomuscio (folmup.leonardo.it)
31.08.2010
93 minuti di visione sicuramente coinvolgenti e sostenuti da un cast azzeccato, ma che, sebbene portino la firma dell’autore di "Aguirre, furore di Dio" e "L’enigma di Kaspar Hauser", non possiamo certo definire eccezionali.

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Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)
31.08.2010
È un film complesso in cui sembra che si tracci una linea di confine tra la 'razionalità' (chi sta fuori della casa) e la 'follia' di Brad. Ma non è così. Il ragazzo con i suoi fenicotteri rosa cerca di proteggersi da un mondo di cui ha perso le coordinate.

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