Il figlio più piccolo
Data Uscita: 19 Febbraio 2010
(Italia • 2010)
Il figlio più piccolo
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Christian De Sica
(Luciano Baietti) -
Laura Morante
(Fiamma) -
Luca Zingaretti
(Bollino) -
Nicola Nocella
(Baldo Baietti) -
Pino Calabrese
(Fotografo) -
Gianluca Cammisa
(Medico) -
Gisella Marengo
(Elvirina Badkian) -
Manuela Morabito
(Betty Chirone) -
Sydne Rome
(Sheyla) -
Massimo Bonetti
(Pilastro) -
Maurizio Battista
(Nazareno) -
Tiziana Buldini
(Carlotta Moré) -
Alessandra Acciai
(Dina) -
Marcello Maietta
(Paolo Baietti)
Paolo Bassani
01.03.2010
Non c’è una cosa salvabile ne Il figlio più piccolo. Giuro, non me ne viene in mente una.
Stefania Nani (SilenzioInSala.com)
19.02.2010
Dall’Italia di ieri (Gli Amici del Bar Margherita) all’Italia di oggi (Il figlio più piccolo). Se la prima prende forma dalle storie intrecciate di un gruppo, la seconda si nutre delle intime vicende di una famiglia per rendere lo specchio di un intero paese.
dr.apocalypse (Cineblog.it)
17.02.2010
no script pungente ma non troppo, tanto da lasciare l’amaro in bocca, visto l’iniziale ‘coraggio’ dimostrato dal regista nel voler portare al cinema un’Italia talmente schifosa (e ainoi reale) da risultare indigesta.
Diego Altobelli ( MovieSUSHI • taste the show!)
17.02.2010
Avati riesce a mostrare non solo la grande ipocrisia che muove le gesta dei vari personaggi, l’intreccio complesso ma chiarissimo che si va via via dipanando, e le contraddizioni del nostro Paese, ma anche la drammatica apatia, la non volontà dei protagonisti, di cambiare le cose.
Lucilla Grasselli (Movieplayer.it)
17.02.2010
Avati si cala per la prima volta nella realtà contemporanea per denunciare il vuoto morale che contraddistingue i potenti di casa nostra, a cui contrappone la forza e il valore dell'ingenuità e della speranza di chi crede nei propri sogni.
Anna Barison (35MM.it)
17.02.2010
Pupi Avati chiude la sua 'trilogia sui padri' con Christian De Sica, un genitore cinico e disonesto che tradisce persino suo figlio.
Edoardo Becattini ( MYmovies)
17.02.2010
Avati apre il suo sguardo e il suo spirito critico verso la decadenza dei nostri costumi
Mauro Corso (FilmUP -)
17.02.2010
Eppure, su un film come questo non si può che registrare la caduta di un tale mostro sacro. Sin dal principio ci troviamo davanti una messa in scena mediocre, una regia metodica ma priva di originalità e un supporto tecnico quanto meno approssimativo.
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