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Massimo Borriello (www.movieplayer.it)
14.06.2011
Nonostante il rigore della messa in scena e le evidenti colpe sul piano della sceneggiatura, il film riesce a passare lo sdegno di cui si fa portatore e il disagio di un periodo che ha fatto da spartiacque nella storia dei rapporti internazionali degli ultimi decenni dello scorso secolo.

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Mattia Pasquini (film.35mm.it)
14.06.2011
Lo sviluppo patisce frazionamenti e certi sbalzi narrativi mal gestiti che fanno mancare alcune connessioni, eppure commuove, irrita, indigna, emoziona.

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14.06.2011
Nulla di nuovo rispetto al florido filone carcerario ma Littin preferisce inquadrare altro e raccontare di uomini che seppero non perdersi di fronte a una pena più grande di loro. Non siamo alle vette della settima arte ma è meglio non fare gli snob. Non sempre il medium è il messaggio.

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Marianna Cappi (www.mymovies.it)
14.06.2011
Miguel Littin, cineasta cileno conosciuto e apprezzato internazionalmente, ricostruisce la testimonianza di Bitar amalgamando l'esperienza da documentarista con una buona sensibilità per il racconto.

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