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3 "commedia manifesto" contro ogni raccomandazione..
3 "C'e' chi dice no" molto leggero 6 Visto "C'e' chi dice no" leggerisssssssssssssima "commedia manifesto" contro ogni raccomandazione.....una sorta di "amici miei" universitario, cortellesi(ultimamente sempre più brava+argentero+ruffini giusti...un film per chi ama luca e paola e per chi ama le storie semplici senza pretese. Simpatici,gradevoli e giusti anche myriam catania,marco bocci, claudio bigagli,giorgio albertazzi e chiara francini Complimenti vanno alla cattleya per una cosa, curano sempre le musiche dei loro film. Sempre azzeccate

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Daniele Meloni (cinemio.it)
12.04.2011
C’è chi dice no è un film che rispecchia bene la situazione italiana attuale, ma lo fa cercando di farci ridere…io lo definirei una vera e propria denuncia sociale, forte, accesa e quanto mai reale.

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Francesco Lomuscio (www.everyeye.it)
08.04.2011
Una commedia italiana che si scaglia contro le raccomandazioni? Carina, simpatica, gradevole e ben interpretata, ma anche tremendamente ipocrita.

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Boris Sollazzo (www.cinematografo.it)
08.04.2011
Una commedia graffiante e leggera che fotografa perfettamente la nostra generazione: troppo (auto)ironica per una rivoluzione, troppo maltrattata per sembrare credibile. Avellino si diverte a metter su situazioni improbabili, a farci ridere per poi schiaffeggiarci con la realtà.

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Marzia Gandolfi (www.mymovies.it)
08.04.2011
Una commedia sociale, un film sproblematizzante e sconsolante che non difende la serietà dell’esperienza morale dei suoi pirati-precari, che non trova mai la rabbia e l’indignazione e soffoca sul nascere ogni tentativo di perseguire idee e modelli di cinema (e di vita) diversi.

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Martina Calcabrini (Silenzio-in-Sala.com)
08.04.2011
C'è chi dice no, grazie ad un rifinito tocco di satira e (auto) ironia, prova a parlare alle coscienze di quanti hanno preferito le segnalazioni al merito.

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Flavia D'Angelo (Corriere Romano)
07.04.2011
L’amarezza di fondo del doversi fare giustizia da sé (o meglio, del vendicarsi) in un mondo rassegnato o apertamente ostile resta sottotraccia, ma c’è.

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Alessandro Aniballi (www.radiocinema.it)
06.04.2011
Si ha l’impressione che non si sia andati fino in fondo, che si poteva fare di più, invece di cedere a certa “immaturità” dei personaggi da un lato e a certo sentimentalismo dall’altro. Ci sono senza dubbio dei momenti forti ma la commedia non riesce a farsi satira.

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Stefano Amadio (cinemaitaliano.info)
06.04.2011
Il film di Avellino parte da un'idea giusta e si sviluppa in modo divertente ma al momento di assestare il colpo si arrende davanti alla prepotenza del sistema. Quello che manca è l'amarezza della sconfitta, con il finale alla "volemose bene" che uccide la voglia di ribellarsi al sistema.

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Gianlorenzo Lombardi (filmforlife.org)
06.04.2011
Le intenzioni sono più che promettenti ma i momenti esilaranti sono assenti. I personaggi sono talmente stereotipati che l’empatia con loro è quasi impossibile. La sceneggiatura piatta riesce a graffiare soltanto nella scena finale, ma è davvero troppo poco.

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Roberto Del Bove (newnotizie.it)
06.04.2011
La tragedia delle raccomandazioni assume in C'è chi dice no i toni della commedia; il registro comico dovrebbe permettere di guardare con distacco umoristico il problema ma, onostante una trama strutturata e qualche dialogo amaramente divertente, il film non decolla e non riesce a mordere.

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Maria Grazia Bosu (ecodelcinema.com)
06.04.2011
Avellino tratta un tema delicato e attuale seguendo il registro della commedia che alleggerisce il tema senza svilirlo. La buona riuscita della pellicola è la dimostrazione che si può indagare su tematiche sociali anche col sorriso, purché non fine a se stesso ma funzionale alla riflessione.

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Chiara Guida (cinefilos.it)
06.04.2011
Avellino ci racconta una storia, equilibrata, divertente ma mai ridanciana, con protagonisti ben scelti e qualche bravo comprimario.

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Ilaria Falcone (nonsolocinema.com)
06.04.2011
Una commedia amara che fa riflettere e sorridere, una storia umana senza moralismi o scappatoie, squisitamente senza giri di parole, senza lieto fine che sa raccontare e denunciare, senza retorica, e mostrare quei difetti che poi appartengono a tutti. E alla fine qualcosa si muove.

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Silvia Urban (bestmovie.it)
06.04.2011
Nonostante le premesse e la bravura dei protagonisti, il risultato finale non convince del tutto. Le risate non mancano ma il tono predicatorio del film lascia un retrogusto che non ha nulla a che vedere con la commedia e allo stesso tempo non ha l’efficacia della denuncia.

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ColinMckenzie (www.badtaste.it)
06.04.2011
C'e' chi dice no non scontenta nessuno, amanti della comicità e del cinema sociale. Tra i pregi, un bel tono ironico ma non eccessivo e un terzetto di protagonisti convincenti. Tra i difetti, un eccesso di 'carineria': il politically correct prende quasi subito il sopravvento.

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Lucia D'Antuono (filmalcinema.com)
06.04.2011
Il regista Giambattista Avellino non ha voluto certamente realizzare un film di denuncia, quanto piuttosto una pellicola che attraverso la risata faccia riflettere gli italiani

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