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Francesco Lomuscio (Everyeye.it)
17.02.2010
Per circa un’ora e mezza di pellicola che, seppur non priva di pecche dal punto di vista tecnico, scorre via senza annoiare, lasciando sufficientemente soddisfatto lo spettatore. Con evidente messaggio antirazzista annesso.

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Anna Barison ( 35MM.it)
17.02.2010
Commedia degli equivoci prodotta da Luc Besson, che racconta le disavventure di un ex detenuto trasformatosi in finto prete per sfuggire ai suoi complici.

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Alice Gaia (Cinema4stelle.it)
17.02.2010
Un'oretta e mezza di risate ma non solo. Si mettono in atto le debolezze dell'animo umano, ma anche la sua forza e la sua generosità. Il potere di cambiare se stessi con piccoli gesti, di riconoscere che c'è vita anche in un luogo che tutto esprime tranne che vita.

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Matteo Treleani (MYmovies)
17.02.2010
Curiosamente, una pellicola dall'apparenza poco invitante si rivela meno inerte del previsto e fa passare un messaggio di coesistenza piuttosto naïf ma perlomeno evita la volgarità delle grandi produzioni comiche nostrane.

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Anastasia Mazzia (oneCinema)
17.02.2010
Il ritmo è buono, i personaggi ben descritti e risulta molto bella anche la fotografia del paesino francese desolato.

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Silvia Caputi (Ecodelcinema.com)
17.02.2010
na pellicola molto leggera, ma che riesce comunque a toccare temi profondi, facendo trasparire un messaggio molto nobile: la religione non dovrebbe dividere, piuttosto unire

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Nicola Di Francesco (FilmUP -)
17.02.2010
Le gag a volte echeggiano al mito del "Don Camillo" di Fernandel altre alla comicità più scurrile dei cine-panettoni, i ruoli dei personaggi come detto si invertono generando un inevitabile sconfinamento blasfemo, e le banalità abbondano.

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Roberto Castrogiovanni (Movieplayer.it)
11.02.2010
Delattre si cimenta con una parodia del poliziesco basata sulla struttura della commedia degli equivoci. Nonostante possa contare su qualche situazione comica riuscita, il film ben presto si inceppa in una sceneggiatura troppo tradizionalista e politically correct.

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antonella molinaro
09.02.2010
dopo il successo di Giù al Nord, una nuova commedia francese ricca di gag ed equivoci

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Antonella Murolo (SilenzioInSala.com)
04.02.2010
Gli espedienti studiati per far ridere lo spettatore sono molti e, se in principio appaiono rozzi e grossolani, legati soprattutto ad un linguaggio ed un atteggiamento violento, divengono presto genuini e piacevoli.

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