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...e che non tutti i film basati sui comics devono per forza spingere i fan della carta inchiostrata all’autoflagellazione.
Farsi mordere da un ragno radioattivo? Finire bombardati dai raggi gamma? Ma no, per diventare esseri straordinari, veri e propri supereroi, basta attendere che la lotteria evoluzionistica scelga il tuo numero, o meglio, il tuo DNA. E così eccoti capace ad esempio di volare o di succhiare l'energia al fidanzatino. Bello, vero? Peccato che i tuoi ti considerino un mostro e che gli amici ti scansino manco avessi la peste. E così eccoti abbandonato a te stesso, eroe senza casa e senza bisognosi da salvare. Perché, non dimentichiamocelo, anche i bisognosi ti detestano. Per miracolo però incontri altri come te. Tra cui l’invulnerabile (guarisce da ogni ferita) Wolverine (quel gran pezzo di…Australiano, di H. Jackman) , la "fulminante" Tampesta (se fossi stata H. Berry avrei sparato agli addetti alle parrucche) e il prof. “rotella” Xavier (si può sempre contare sul contegno made in UK del trekiano P. Stewart). Loro si che ti accettano! E che importa se per entrare nelle loro grazie ti devi bardare in una tutina di spandex nero e lottare contro altri mutanti cattivi capitanati da mister “super calamita” Magneto? L’importante è salvare quei gran figli di….Quelle care persone che ti hanno perseguitato e che probabilmente continueranno a farlo.Morale della favola? Anche un blockbauster americano può avere un’anima( quella di un eroe che nonostante provi dolore ogni volta continua a sfoderare 15 cm. di artigli d’adamantio), un regista (Brian Singer) può riuscire a non abusare sistematicamente di ogni effetto speciale conosciuto, una sceneggiatura attenta può farcela a condensare in poche pagine ed efficacemente il carattere di ogni personaggio e che non tutti i film basati sui comics devono per forza spingere i fan della carta inchiostrata all’autoflagellazione.

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Giancarlo Zappoli (MY MOVIES)
10.12.2008
I mitici fumetti della Marvel affrontano per la prima volta il grande schermo. I mutanti Wolverine, Cyclops, Storm ed altri, con alla guida il Profess.

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ultimo episodio della sagra xman in cui i mutanti buoni guidati da Xavier si troveranno soli contro tutti di fronte alla scelta se conservare la loro natura o sottoporsi a una cura che possa renderli uniformi a tutti gli altri.il dolore più grande però sarà vedere gli amici che diventano nemici
terzo e purtroppo ultimo capitolo della trilogia xman i nostri eroi della marvel arrivano a un bivio fondamentale.essere se stessi o confondersi fra gli altri potendo tornare"normali".la cura è un atto generoso che viene offerto loro per avere una esistenza uniforme agli altri o è una pulizia etnica mascherata dietro un paravento medico?c'è speranza di salvare qualcuno che si ama solo con l'amore?o bisogna volere essere salvati per poter essere fermati.questo ultimo capitolo è un capolavoro.la più forte dei cattivi è una di coloro che hanno sempre lottato per il bene ma chi crede nella forza della retta via non ha paura di niente neanche della morte.e purtroppo molti cadranno in questa battaglia apocalittica.

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potrebbe essere oggi e potrebbero essere già fra noi.gli xman,gli eroi non vengono dalla spazio non sono extraterrestri ma sono solo la nostra naturale evoluzione.la sfida fra i buoni del prof Xavier e i cattivi guidati da Magneto mette in ballo il destino dell'umanità
direttamente dai geni della marvel comics escono questi personaggi interpretati magistralmente da un cast di attori molto azzeccato.i personaggi sono umani..umani speciali,evoluti geneticamente e con grandi poteri.questo primo capito della trilogia ci presenta i protagonisti delle vicende mostrandoci come il prof Xavier attraverso la scuola e la cultura guida i buoni nella battaglia contro i mutanti malvagi guidati da Magneto che odio i diversi perchè da diverso è stato odiato,marchiato e maltrattato in un campo di concentramento. questa è la dimostrazione di come siano ben elaborati i personaggi anche sotto il profilo psicologico e non solo sotto l'aspetto dei poteri e degli effetti speciali.

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2 L'evoluzione ha fatto un bel salto in avanti, e la Terra si ritrova con una minoranza (neppure troppo esigua) di esseri umani mutati. Divisi sostanzialmente in due fazioni, ci sarà un annoso "dibattito" tra progressisti e reticenti alla razza umana..
2 Per spiegare il titolo di questa recensione dico solo che sotto il lato tecnico mostra tutto il suo carisma Holliwoodiano (effetti speciali, make-up perfetto, scenografie pompose...), per quanto riguarda i contenuti tende a semplificare troppo, probabilmente per raggiungere un pubblico meno smaliziato. Per fortuna c'è un personaggio come Wolverine (che personalmente adoro) che ribalta un pò quest'aria ingessata da smorfiosetti con i super-poteri, rubando la scena spesso e sparando qualche battutina decisamente azzeccata. Prove degli attori altalenanti. Se Jackman (Wolverine) e Stewart (Xavier) sono nella parte, gli altri sembrano spesso dei ragazzini sperduti nel Mondo-che-non-c'è, mentre i cattivi altalenano tra il buono ed il mediocre (Mystica è solo molto sexy nella sua body-art blu scuro con inserti di scaglie). Non tutto il male vien per nuocere... Il film è girato con una discreta professionalità e senso del ritmo, ma i dialoghi sono molto spesso da dimenticare...Neppure troppo stellare il budget in effetti, ma il film comunque procede a colpi di azione e ed effetti speciali, camminando sempre sul filo della retorica più spicciola e regalando pochi momenti di vero spettacolo.Due stelle (se vogliamo dare un giudizio "a stelle") per quella che ritengo una mediocre trasposizione fumetto-film, relegando ad unica scena di un certo impatto l'incipit sull'infanzia di Magneto...il resto è poco e nulla!

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4 Evoluzione, superpoteri, scontri tra mutanti, paura, sfiducia, macchinazioni, crisi esistenziali... tutti gli ingredienti di un film che è qualcosa di più di semplice fantascienza.
4 L'umanità di fronte ad un momento epico, un "balzo" dell'evoluzione che fa nascere dei mutanti, esseri dotati di poteri soprannaturali... Come è naturale che sia, alcuni di essi sono fondamentalmente buoni, decisi ad integrarsi e a convivere pacificamente con gli umani, usando i poteri per il bene di tutti, mentre altri si considerano superiori e voglio usare i propri poteri per dominare il mondo. Tutto questo mentre anche tra gli uomini normali ci si divide tra chi accetta i mutanti e aspira all'integrazione pacifica, e chi li vorrebbe relegare in campi di concentramento (o peggio) nel più puro stile apartheid. Lo scontro, tra sotterfugi, ambiguità, voltafaccia e tradimenti, sarà epico, spettacolare, crudele, senza esclusione di colpi, e da esso dipenderà il destino di tutti, umani e mutanti. Il film coinvolge lo spettatore fin dall'inizio, facendo leva sul desiderio nascosto di tutti di avere qualche superpotere, di essere speciali e di poter fare qualcosa di mai visto, ma pone l'accento soprattutto sulle difficoltà di gestire questi poteri ed il rapporto con gli esseri "normali". I personaggi affascinanti, complessi e profondi, a volte ambigui e problematici, quasi tutti alla ricerca di qualcosa, molto diversi tra loro, soprattutto nel modo di gestire i loro poteri e la loro diversità, sono la vera forza del film, e lo rendono decisamentemeno superficiale di tanti altri film sui supereroi e adatto anche ad un pubblico non strettamente appassionato di fantascienza.

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Diciassette anni prima di entrare a far parte degli X-Men, Logan è un mutante innamorato della bella Volpe d'Argento. Quando un misterioso assassino di nome Sabretooth la uccide, Logan decide di vendicarsi ed entra in un programma chiamato "Arma X", diretto dal losco William Stryker.
Al centro di X-Men - Le origini: Wolverine vi è la storia di Logan, il suo passato romantico e tempestoso, la sua complessa relazione con Victor Creed e il misterioso programma Weapon X. Nel suo cammino Logan/Wolverine incontra numerosi mutanti, alcuni dei quali visti nei precedenti film legati alla saga degli X-Men, altri nuovi. Il film includerà l'apparizione a sopresa di alcuni personaggi leggendari dell'universo degli X-Men.

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4 Ennesima rilettura cinematografica di un fumetto di casa marvel.Ma con in più il brivido dell'inatteso:un film d'autore mascherato da blockbuster
4 Portare sul grande schermo gli eroi di un fumetto è sempre impresa non da poco.Vincere questa scommessa,per il bravo regista bryan singer,è stata l'occasione per una consacrazione definitiva,dopo l'exploit di un film morboso e complesso come "i soliti sospetti" e il passaggio a vuoto del film successivo,"l'allievo". Tra tutti gli eroi di casa marvel,gli xman sono di certo quelli più adatti alle corde del regista,con tutti i messaggi che lasciano intravedere tra le righe della loro vicenda,mutanti che,in virtù dei loro poteri straordinari,sono degli emarginati e degli esclusi.La ricerca di una pacifica convivenza tra i mutanti e gli umomini comuni è l'anima della vicenda e il regista se ne serve per lanciare messaggi che non ti aspetteresti in questo genere di film e che riescono a infondere a un prodotto che ha tutte le premesse del blockbuster,lo spessore di un film d'autore.I superpoteri non sono qui qualcosa che distingue l'eroe e lo rende superiore a un'umanità sempre in pericolo e bisognosa di aiuto,ma sono causa di una dolorosa emarginazione e,al tempo stesso,il mezzo per cercare un'integrazione pacifica.Gli effetti speciali sono in tono minore rispetto alle attese,non prendono mai il sopravvento sulle vicende,e questo è un pregio,gli interpreti ben calati in ruoli psicologicamente complessi.In sostanza un film totalmente diverso da quello che ti aspetteresti,piacevolmente sorprendente,capace di unire alla spettacolarità di un un film di azione,uno spessore non trascurabile.Merito di una sceneggiatura ponderata,robusta e capace di non far calare mai la tensione narrativa,ma anche e soprattutto di una regia che sa piegarsi alle esigenze del genere senza snaturarsi,tenace nel proposito di portare a termine un lavoro che coniuga sapientemente il cinema inteso come spettacolo puro al cinema inteso come riflessione.Perchè andare al cinema è sempre una magnifica occasione per divertirsi,ma anche per riflettere.

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Gli X Men sono individui mutanti dotati di un particolare gene che consente a ciascuno di loro di avere un potere speciale ...
Partirò scrivendo cosa penso delle interpretazioni degli attori: Patrick Stewart è molto credibile nel ruolo del professor Xavier. Ian McKellen interpreta il personaggio di Magneto in modo molto convincente. Anna Paquin (già vista in “Lezioni di Piano”) qui è Rogue (niente di particolare), Halle Berry (splendida donna) è Tempesta. Famke Janssen interpreta Jean Grey, Rebecca Romijn-Stamos Mystica, “Darth Maul” Ray Park Toad. James Mardsen ricopre il ruolo di Ciclope, leader del gruppo e fidanzato di Jean Grey. Il film è sia d’azione ma ha risvolti sociologici, è un film spettacolare per gli effetti speciali e quindi da vedere sul grande schermo .... se non è possibile, almeno, cercate di procurarvi una tv da 50'' La storia è tratta dai soliti fumetti statunitensi. Gli X Men sono mutanti, hanno un gene che permette di usufruire di avere un potere speciale, ma per contro li obbliga a vivere isolati. Alcuni X Men sono "buoni" ed operano sotto la guida del professor Xavier. Altri X Men sono "cattivi" e seguono le orme del perfido Magneto che ha dichiarato guerra al mondo. Il film narra le loro avventure fantastiche, per cercare di far vincere il bene sul male, come ogi fumetto insegna, naturalmente Magneto viene sconfitto. Quando tutti i pericoli ormai sembrano sommersi nel passato, avier e i suoi discepoli scoprono altre tracce di Magneto ..... giusto per poter fare in modo che la saga non abbia termine .....

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