Dalla vita in poi
Data Uscita: 19 Novembre 2010
(Italia • 2010)
Dalla vita in poi
Pasquale Mesiano (cinemio.it)
01.12.2010
Rosalba (Nicoletta Romanoff) ama Danilo (Filippo Nigro), un ragazzo che dovrà trascorrere trenta anni in carcere per omicidio. Per alleviargli la sofferenza della detenzione decide di scrivergli ogni giorno una lettera, dolce, appassionata, lirica. Ma...
Carlo Prevosti (www.cineblog.it)
19.11.2010
Una commedia agrodolce che lascia spazio al sorriso ma che non riesce a convincere. Lo sbandierato modernismo dell’inversione delle regole dell’amore attraverso le lettere (o le chat) maschera in realtà un modo di pensare i sentimenti della donna che risultano retrivi e passatisti.
Silvia Marinucci (35mm.it)
19.11.2010
I buoni presupposti e le convincenti interpretazioni non bastano. Sul piatto della bilancia pesano, purtroppo, alcune scene eccessivamente comiche, che rompono l'equilibrio e fanno scivolare i toni verso una risata un po' troppo facile.
Eleonora Siniscalchi (ecodelcinema.com)
18.11.2010
Il film è una commedia agrodolce che ha il pregio di non scadere in facili pietismi e mantiene sullo sfondo il tema della malattia e delle detenzione per concentrarsi in misura maggiore sul carattere dei personaggi
Marco Bellagamba (delcinema.it)
18.11.2010
Dalla vita in poi è un film che non brilla né in originalità, né in qualità; non entusiasma. Usciti dalla sala non si torna a casa con granché, tranne che con una riflessione sulle difficoltà di vivere la distrofia muscolare e sull'importanza di una lettera al giorno d'oggi.
Adriano Ercolani (film.it)
18.11.2010
“Dalla vita in poi” si presenta stuzzicante, variegato, stranamente azzardato. L’opera prima di Gianfrancesco Lazzotti è un lungometraggio coraggioso che alterna toni leggeri e drammatici. Ottima la prova di Cristiana Capotondi nella migliore interpretazione della sua carriera.
Mirko Lomuscio (filmup.leonardo.it)
17.11.2010
Attraverso una struttura narrativa tutt’altro che classica ma decisamente atipica e romantica, il film costruisce il rapporto tra i due protagonisti privilegiando l’intramontabile forza delle parole e riuscendo, contemporaneamente, a divertire lo spettatore e a risultare piuttosto scorrevole.
Marianna Cappi (www.mymovies.it)
17.11.2010
Dalla vita in poi è una commedia semplice ma di buon gusto; sebbene piena di ingenuità e stilisticamente indistinguibile da una buona produzione televisiva, gli va riconosciuto un buon equilibrio tra le parti, in particolare scrittura e recitazione.
Angela Cinicolo (www.movieplayer.it)
17.11.2010
una ballata romantica in cui l'amore e i buoni sentimenti riescono a limare le sbarre della malattia e del carcere mentre una carrellata di personaggi grotteschi muove al sorriso.
Emanuele Rauco (www.radiocinema.it)
16.11.2010
Lazotti gioca sull’ironia, rinnegando il pietismo e trasformando un dramma da talk-show in un lieve sorriso romantico. La messinscena è un po’ raffazzonata e il finale non regge le ambizioni, ma la sceneggiatura è interessante nella descrizione ironica dei personaggi.
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