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Valerio Ferri (Silenzio-in-Sala.com)
09.07.2011
Visto il genere cui appartiene, lo stile di Kechiche si conferma nel tentativo di continua ricerca verso un post realismo che fonde i principi canonici con una forma più innovativa e complessa, grazie all’arricchimento della profondità espressiva attorno a dettagli spesso trascurati.

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gabriele farina
23.06.2011
Intensa e drammatica ricostruzione delle vicende di Sarah Baartman, Venere nera è uno splendido film, pacatamente diretto da Abdellatif Kechiche.

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redazione (film.it)
15.06.2011
E’ indubbio che Kechiche si autocompiaccia del suo stile e per questo allunga a dismisura le scene ma il difetto si bilancia con la rara capacità del regista franco-tunisino di riuscire a raccontare qualsiasi storia senza dare giudizi sommari. L’esito è un film a suo modo splendido.

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15.06.2011
Di fronte alla tragedia umana, Kechiche preferisce confinare lo spettatore nel ruolo del mero osservatore, che assiste allo squallore e scorge le lacrime che esso causa nella protagonista, ma non è messo in condizione di immedesimarsi in quest’ultima e partecipare emotivamente al dramma.

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Maurizio G. De Bonis (cultframe.com)
15.06.2011
Il regista non spinge l’acceleratore sulle facili emozioni e sul patetismo ma adotta uno stile costruito sul rigore formale. Inquadrature sempre molto strette, macchina da presa mobile, primissimi piani sul volto della protagonista, a cercare la sua sofferenza.

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Gabriele C. (www.cineblog.it)
15.06.2011
Venus Noire è un’autopsia lucida e spietata del corpo umano e dell’anima; è un film difficile, che ha fatto storcere qualche naso, anche di chi aveva apprezzato i precedenti lavori del regista, ma è rigoroso ed importante, ed ha anche una grande prova d’attrice.

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