Lo Zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti
Data Uscita: 15 Ottobre 2010
(Spagna, Francia, UK, Germania, Thailandia • 2010)
Uncle Boonmee Who Can Recall His Past Lives
Kevin Harley (www.totalfilm.com)
07.11.2010
Easy to eulogise but tough to explain. Funny strange, funny ha-ha and finally affecting, it’s a film of poignant, quietly patient power...
Tania Marrazzo (Silenzio-in-Sala.com)
07.10.2010
L’itinerario allucinatorio che passa in rassegna i personaggi più disparati lascia l’osservatore esterno perplesso e non in grado di penetrare l’atmosfera spirituale del film; quello che si avverte alla fine è più che altro un senso di smarrimento.
Andrea D'Addio (film.it)
24.09.2010
Il risultato è il pieno spiazzamento di uno spettatore che si troverà di fronte, più che ad una proiezione, ad un’esperienza mistica. Servirebbe qualcuno che lo attende all’uscita per spiegargli i significati nascosti dietro ad ogni situazione ed immagine.
Marco Grosoli (cineclandestino.it)
23.09.2010
Enigmatico, meraviglioso, è un film difficilmente raccontabile e che procede piuttosto per allusioni simboliche e abbandoni contemplativi, passando svagatamente di suggestione in suggestione senza troppo curarsi della compattezza narrativa.
Antonio Cuomo (www.movieplayer.it)
23.09.2010
Non è un film per grande pubblico e non concede appigli allo spettatore dal punto di vista narrativo: il regista thailandese pretende che ci si lasci andare e ci si lasci trasportare dalla sua visione, fatta sì di simboli e scelte visionarie, ma anche di ironia ed immagini suggestive.
Mirko Salvini (ondacinema.it)
23.09.2010
Il regista di questo film visionario fa ricorso a simbolismi estremi e rifiuta la narrazione di tipo convenzionale risultando l'autore di un cinema rarefatto e anticonformista che concede poco allo spettatore.
Donata Ferrario (filmup.leonardo.it)
22.09.2010
Difficile poter raccontare un film che è un flusso di suoni e di immagini ma l’impressione è di una forzatura che sfiora a tratti il ridicolo. Troppe le pause e i silenzi prolungati; troppo ermetico, ti fa chiedere se dietro vi sia il vuoto, la stravaganza o chissà quali alti contenuti.
Gabriele Niola (www.mymovies.it)
13.09.2010
Peccato che le grandi idee e le impennate sentimentali minimaliste del film siano affogate da uno stile eccessivamente compassato che affatica lo spettatore e richiede il massimo dell'attenzione. Un film che sfiora soltanto la grandezza per eccesso di calma.
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