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Gabriele Niola (Screenweek.it)
02.02.2011
L'unico vero capolavoro presentato alla scorsa edizione del Festival di Cannes arriva finalmente nelle nostre sale. Si respira aria di grandezza

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Svevo Moltrasio (Corriere Romano)
06.02.2011
La mano del regista è come sempre impeccabile, la scrittura raffinata e di conseguenza il cast perfetto regala una prova collettiva imperdibile.

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ColinMckenzie (www.badtaste.it)
04.02.2011
Grande capacità, da parte del regista, nel raccontare il passato con pochissimi dialoghi e minimi accenni e nel lavoro sul linguaggio. Gli attori sono bravissimi, eppure, c'è qualcosa che non convince. Forse, è l'impressione di un certo distacco/freddezza verso i personaggi.

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Alessandro Varone
04.02.2011
Ieri sera, ho visto un bel film. Si tratta di Another year, per molti il vincitore morale del festival. Un film semplice, ben strutturato, mai banale. Soprattutto, scritto benissimo. Al centro di quest’altro anno di vita, una coppia di sessantenni innamorati. Tom e Gerri.

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Elena Pedoto (www.everyeye.it)
02.02.2011
Leigh ci offre un ritratto reale e intenso del nostro mondo variegato, ma sempre scandito dalle medesime gioie e dai medesimi dolori. Forse un po’ meno penetrante in quanto più corale di altri suoi film, rimane comunque un affresco societario di indubbia qualità umana e artistica.

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Rosalinda Gaudiano (www.cinema4stelle.it)
02.02.2011
Il cinema di Leigh è denso di estetica e semiotica, di riflessività profonda. Nulla è sbagliato in “Another year”: magistrale la regia, limpida la fotografia che sa raccontare, eccellente l'interpretazione di tutti gli attori.

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02.02.2011
Non è un film drammatico, non una commedia, non un film comico oppure uno d’azione. Si ride, si scherza, ci si prende sul serio, si piange, si riflette, e addirittura ci si annoia. La vita è tutto questo e tanto altro; troppo per starci in un solo film!

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Tania Marrazzo (Silenzio-in-Sala.com)
31.01.2011
Quello che più sorprende è proprio la capacità del film di passare da un tono all’altro con una facilità estrema, alternando dialoghi e situazioni esilaranti a momenti di una tristezza spiazzante che producono a tratti un’angoscia quasi soffocante.

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Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)
21.01.2011
Mike Leigh è un grande sceneggiatore, un grande esploratore delle relazioni umane che racconta le persone nel loro quotidiano, mostrandoci le loro lacrime e i loro sorrisi senza pretendere nè di fare della facile psicologia nè di analizzare uno spaccato sociale.

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Neil Smith (www.totalfilm.com)
07.11.2010
Leigh’s take on life’s rich tapestry – its smiles, its frowns, its ups and downs – is second nature to us now. Yet he’s still made Another funny, perceptive, moving human drama.

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