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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
21.10.2010
Tratto da una storia vera, la resistenza di un gruppo di monaci in un'abazia al centro di una guerriglia è una storia di diversi rapporti con la religione

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Flavia Narducci (cinemio.it)
10.11.2010
Xavier Beauvois, con Des hommes et des Dieux porta sul grande schermo la religione, nel suo significato più universale, più umano. Lo fa raccontando una storia drammatica con delicatezza e rispetto.

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Valerio Sammarco (www.cinematografo.it)
22.10.2010
Inquadrando le abitudini e la completa integrazione di questi frati con il contesto circostante, e dimostrando così che la pacifica coesistenza di diverse fedi è non solo possibile ma socialmente auspicabile, Beauvois costruisce un film in cui il messaggio finisce però per sovrastare la forma.

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Pietro Ferraro (ilcinemaniaco.com)
22.10.2010
Beauvois utilizza qualche eccesso di formalità nel ritrarre la vita monastica, ma il ritmo cadenzato e l’austerità di una ritualità tanto ricercata trasmettono con efficacia un quotidiano, che se affrontato con ritmi e piglio diversi, avrebbe rischiato di snaturare lo spirito del racconto.

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Elisa Fontana (icine.it)
22.10.2010
Liberamente ispirato a una tragedia realmente avvenuta nel 1996, Uomini di Dio trasforma un fatto di cronaca in poesia e riesce nel difficile compito di tradurre in immagini la spiritualità.

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Andrea D'Addio (film.it)
22.10.2010
Il film è tanto cristiano nel tema quanto “laico” nell’approccio; è sicuramente ostico e a rischio sbadiglio ma ha il merito di restare impresso nelle menti e negli occhi. E’ uno di quei film che si rivaluta a distanza di tempo, quando ci si rende conto che ha lasciato qualcosa dentro.

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Carlo Prevosti (www.cineblog.it)
22.10.2010
Uomini di Dio non è certamente un film per tutti ma è in grado di mettere d’accordo punti di vista estremamente lontani e sarà gradito a chi è in grado di apprezzare la spiritualità che una pellicola cinematografica può comunicare.

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Mattia Pasquini (35mm.it)
22.10.2010
Un film che pur sfruttando codici ecclesiali e rimandi a immagini (la cena è emblematica), racconta il dubbio, la crisi, la confessione e l'amore attraverso un fine linguaggio cinematografico e delle intepretazioni puntuali e toccanti.

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Colinmckenzie (www.badtaste.it)
20.10.2010
Uomini di Dio risulta un film notevole, una pellicole di quelle che crescono piano piano, sia durante la proiezione che successivamente.

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Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)
28.09.2010
Il film riesce a far emergere al contempo le singole individualità così come la tenuta complessiva di un gruppo animato da una fede che non si trasforma in esclusione ma che vuole, fino all'ultimo, tradursi in atti di condivisione sia all'interno che all'esterno.

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