Potiche - La bella statuina
Data Uscita: 05 Novembre 2010
(Francia • 2010)
Potiche
Philip Kemp (www.totalfilm.com)
01.07.2011
Good fun, and the spectacle of Deneuve and the now-mountainous Depardieu disco-dancing shouldn’t be missed.
Rosario Sparti (Corriere Romano)
11.11.2010
Tra stoccate ilari e la grazia della scrittura, il film fa sorridere e piacevolmente diverte senza sbavature, se non l’impressione generale d’un divertissment engagé lo rendono opera non colpevolmente minore.
redazione (www.primissima.it)
05.11.2010
Un cast perfetto e una commedia di prim'ordine diretta con la consueta classe da Francois Ozon, con una satira vintage della famiglia e del ruolo della donna.
Raffaele Serinelli (icine.it)
05.11.2010
Ozon ci regala una commedia raffinata tinta del colore dell’emancipazione femminile, unendo la straordinaria coppia Deneuve-Depardieu e
con la verve che contraddistingue le preziose commedie degli anni trenta-quaranta.
Angelica Tosoni (siù)
31.10.2010
Quale è il significato di Potiche? A dire il vero non si capisce e non si intuisce.
Marzia Gandolfi (www.mymovies.it)
22.10.2010
Il cinema discontinuo, singolare e inarrestabile di Ozon nasce ancora una volta dal riconoscimento del modello del cinema classico, elaborato criticamente e nostalgicamente, traboccante di pulsioni anarchiche, spettacolo della vita, teatro dello straniamento, set da melodramma.
Federico Pontiggia (www.cinematografo.it)
22.10.2010
Troppo palesi i sottotesti ideologici, troppo elusivo il ping-pong sociotemporale, troppo statico e bello Potiche perché le risate in technicolor gettino un'ombra d'interesse sul nostro presente.
Massimiliano Schiavoni (www.radiocinema.it)
22.10.2010
Potiche è una girandola di battute fulminanti dove il senso è secondario al meccanismo comico, che di per sé innerva e giustifica tutto il film. Ed è un vero piacere.
Pietro Ferraro (ilcinemaniaco.com)
22.10.2010
Potiche, grazie a dialoghi brillanti e ad una messinscena a tratti gradevolmente fumettosa calata in una fotografia dai colori saturi, non delude certo le aspettative, anzi regala qualche inaspettata sorpresa sfoggiando un invidiabile equilibrio tra il divertito ed il grottesco.
Mattia Pasquini (35mm.it)
06.09.2010
Si tratta della trasposizione di una pièce teatrale che da anni il regista francese aveva in mente di rappresentare per raccontare donne, società e politica. La forma scelta è quella della commedia più leggera, che alterna titoli da fumetto ad accenni di musical e che finisce per sedurre.
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