Che bella giornata
Data Uscita: 05 Gennaio 2011
(Italia • 2011)
Che bella giornata
Gabriele Niola (Screenweek.it)
29.12.2010
Strafottente, ignorante e ben conscio del paese in cui vive torna al cinema il personaggio di Checco Zalone. Stavolta bodyguard e non cantante ma con la stessa indole
Chiara xx
01.07.2011
Il travolgente successo del personaggio di Luca Medici, Checco Zalone, ha l'apice nella sua seconda avventura cinematografica: "Che bella giornata", con la nascente stella tunisina, Nabiha Akkari e molti altri esponenti della comicità italiana. Non mancano le guest stars come Caparezza.
Paolo Mereghetti (Il corriere della sera)
10.01.2011
Una comicità che rassicura lo spettatore, gli “risolve” i problemi invece di esasperarli, dove la buona stella non abbandona mai protagonisti piuttosto scalcagnati e le risate non fanno vergognare nessuno. Né chi le provoca né chi le fa.
Davide Monastra (http://www.filmforlife.org/)
03.01.2011
CHECCO ZALONE TORNA A FAR RIFLETTERE, FACENDO RIDERE A CREPAPELLE
Marianna Cappi (www.mymovies.it)
03.01.2011
Checco Zalone conferma di possedere una scintilla di genialità che gli permette di conquistare critica e pubblico, distraendoli persino dalle enormi debolezze di fattura dei suoi film.
Mari Accardi (zabriskiepoint.net)
03.01.2011
Un film dissacrante, all'italiana maniera senza nulla ferire. Alla fine del film lo spettatore non si porta a casa niente, nessun moralismo. Ma per ridere si ride.
Pasquale (cinemio.it)
03.01.2011
Nunziante e Zalone sanno dove spingesi, senza eccedere, in una sceneggiatura incredibilmente non scontata ne priva di significati; a veder bene addirittura spinosa nel suo contenuto. Un’ottima pellicola per chi ha bisogno di un’iniezione di allegria.
dr. apocalypse (www.cineblog.it)
03.01.2011
Dimenticata la prima parte, lenta, noiosa e poco divertente, con la seconda si ride, e anche di gusto. Un film che nulla aggiunge alla comicità nostrana, se non un nuovo personaggio, talmente consapevole dei propri limiti e della propria forza da costruirci una carriera cinematografica.
Marco Lucchino (35mm.it)
03.01.2011
La comicità irriverente con cui il film esprime verità spesso non dette e crea situazioni paradossali, ridicole ed esilaranti, dà una boccata di ossigeno al settore e crea un genere nuovo e innovativo per il cinema italiano.
lovedream (cinemio.it)
31.12.2010
Checco Zalone prova con questo suo secondo film la consacrazione cinematografica dopo quella televisiva e senza dubbio riesce nell’impresa.
Marco Papaleo (Silenzio-in-Sala.com)
30.12.2010
Se da un lato la vicenda non smette mai di essere buffa - se non a tratti veramente esilarante - dall'altro si mantiene solida e sensata anche quando si dimostra un po' sopra le righe.
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