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Gabriele Niola (Screenweek.it)
09.09.2010
Il criminale star, il bello, il pericoloso, l'uomo d'onore e lo sbruffone. Apologia massima del male ma anche film all'americana per eccellenza

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3 Vallanzasca, niente male, buona la regia di Placido,recitazione con alti e bassi
3 Vallanzasca, niente male, buona la regia di Placido,recitazione con alti e bassi comunque interessante. "Le armi non servono a sparare ma a spaventare" ribadisce Vallanzasca interpretato da kim rossi stuart, nella prima mezz'ora del film sembra quasi di vedere una scena del vecchio sceneggiato "La piovra" (tanto fedele al regista di questo film e interprete di quella serie tv) mischiata a scene da rivalsa stile romanzo criminale. Nelle prime scene vediamo un manipolo di spocchiosi amanti delle armi e delle rapine che sognano e realizzano la loro ascesa al potere del crimine. Vediamo anche la donna di kim/vallanzasca interpretata da valeria solarino, da lei avra' un figlio... Naturalmente dimenticate il kim romano del film della archibugi o quello di romanzo criminale,qui kim parla in dialetto lombardo, non e' facile concentrarsi su di lui, ma ti fidi seguendo i suoi occhi e i suoi sguardi con fiducia anche se le prime scene sconfortano poi il ritmo sale. Ma il confronto con altri film e altre interpretazioni come Nemico Pubblico (un capolavoro) e con Vincent Cassel sono inevitabili. Non e' esterofilia quello e' un film di respiro e spessore internazionale quello di Placido a livello di regia non e' male, anzi,ottimo, a livello recitativo non eccelle sempre ma neanche delude,anzi : kim ce la mette tutta (6+) si vede, anche se dopo romanzo criminale sembra aver gia' visto tutto, non ti aspetti qualcosa di nuovo, giusto e dosato nei movimenti e nella recitazione Francesco Scianna (7), non al massimo Filippo Timi (6), nell'esasperazione e la drammaticita' del suo personaggio non riesce pero'ad emozionarci o coinvolgerci. Gli altri hanno facce molto interessanti. Interessante la ricostruzione storica, dalle macchine alla scenografia, non ci ha entusiamato la musica e la fotografia, ma ci e' piaciuta molto la regia che appare piacevolmente discontinua, con cambi di stile continui. Non un capolavoro del genere, ma comunque interessate e da vedere. Voto 6+ a tratti 6 1/2

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Tom Dawson (www.totalfilm.com)
08.06.2011
Loosely based on two of Vallanzasca’s own books, it tears through his career in a flurry of bank robberies, kidnappings and prison breaks, with a commanding performance from a charismatic yet volatile Kim Rossi Stuart.

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lovedream (cinemio.it)
02.02.2011
Se ne è parlato tanto già prima dell’uscita del film tra critiche e contestazioni: perchè fare un film su un assassino condannato all’ergastolo? La risposta del regista Michele Placido e del protagonista Kim Rossi Stuart, che insieme hanno curato la sceneggiatura è stata: perchè no?

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Roberto Semprebene (Silenzio-in-Sala.com)
02.02.2011
Intorno alla figura del criminale milanese, Placido ha costruito un poliziesco di grande spessore, capace di discostarsi tanto dal patinato gangster movie all’americana quanto dalla fiction all’italiana.

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Rosario Sparti (Corriere Romano)
28.01.2011
Il regista mantenendo un regime di correttezza politica, fin troppo sorvegliato, finisce per scaricare l’intensità drammatica del ruolo solo sulle spalle del protagonista.

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ColinMckenzie (www.badtaste.it)
21.01.2011
Difficile appassionarsi veramente a questo film ma anche impossibile disprezzarlo e non apprezzare il suo tentativo di fare un cinema diverso dalla media italica

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21.01.2011
Il film ha una regia lineare e funzionale alla definizione di un personaggio senza scadere nel docufiction tv. Il ritmo è incalzante, ben realizzati gli scontri. Ottimo il cast, soprattutto Kim Rossi Stuart. Placido si riconferma il regista che più merita il titolo di erede del genere poliziesco.

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Silvia Levanti (delcinema.it)
21.01.2011
Se si guarda la pellicola senza dare giudizi o fare paragoni con la realtà dei fatti non è difficile rimanere affascinati dal ritmo sostenuto della narrazione e dall'indubbia bravura di un magnetico ed efficace Kim Rossi Stuart che regala a questo angelo del male un'ottima prova d'attore.

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Alberto Crespi (l'Unità)
21.01.2011
Un poliziesco molto solido e spettacolare, meno bello di "Romanzo criminale" ma altrettanto radicato nella memoria degli anni '70 e di ciò che hanno significato. Per Kim Rossi Stuart è arduo trovare aggettivi. E' superlativo, impressionante.

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Francesco Lomuscio (www.everyeye.it)
21.01.2011
Seppur meno riuscito del film sulla banda della Magliana, rimane un prodotto ben confezionato e leggermente al di sopra della media, capace oltretutto di testimoniare che Michele Placido sia uno degli addetti ai lavori più abili nel raccontare sullo schermo vicende di questo tipo.

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Gabriele C. (www.cineblog.it)
19.01.2011
Vallanzasca è cinema, e pure ben fatto: tutto gira che è un piacere, dalla recitazione degli attori, capitanati da un ottimo Kim Rossi Stuart e passando per un folle Filippo Timi, alla fotografia, al montaggio veloce e curato fino all’uso della musica.

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Pietro Ferraro (ilcinemaniaco.com)
14.01.2011
Il film sfoggia un’impronta visiva ed un ritmo intriganti, anche se di fondo non riesce nel suo intento di racconto sentito, ma distaccato di una figura tanto controversa, lasciandosi forse affascinare troppo da un carisma distorto dagli eventi, pur sopperendo con una regia asciutta ed effciace.

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Giuliana Steri (filmup.leonardo.it)
28.12.2010
Una bella regia, il montaggio dinamico e un ottimo cast con un superlativo Rossi Stuart fanno di “Vallanzasca – gli angeli del male”, al di là delle perplessità che possono essere suscitate dall’argomento e dal modo in cui esso viene trattato, un buon film.

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Giancarlo Zappoli (www.mymovies.it)
28.12.2010
L'adesione al personaggio è totale grazie a una superlativa interpretazione di Kim Rossi Stuart. Purtroppo l'asserita lontananza dai giudizi morali finisce con il trasformarsi nella descrizione delle imprese di un uomo incapace di trovare un equilibrio tra le sue pulsioni.

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