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Daniele Meloni (cinemio.it)
12.04.2011
I fratelli Vanzina mai come questa volta vanno contro corrente e nel periodo in cui tutti le commedie italiane fanno il pieno al botteghino loro rispolverano il genere thriller nostrano riprendendo i temi di un film che nel 1985 fu un successo inaspettato.

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Tania Marrazzo (Silenzio-in-Sala.com)
05.04.2011
Sotto il vestito niente - L’ultima sfilata è un film approssimativo da tutti i punti di vista, un polpettone familiare patinato e pretenzioso che si definisce thriller o giallo a sproposito. Al massimo si potrebbe parlare di parodia.

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redazione (delcinema.it)
25.03.2011
Il film è un'alternarsi di spezzoni tragi-comici. Le scene degli omicidi sono alquanto datate per quanto riguarda l'uso e la qualità degli effetti speciali e l'uso della computer grafica sembra spesso gratuito. I personaggi ricoprono ruoli abbastanza scontati, da soap-opera.

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Mirko Lomuscio (filmup.leonardo.it)
25.03.2011
Un prodotto che, tutt’altro che volto alla sanguinolenta spettacolarizzazione della violenza, appare di sicuro dignitoso; anche se i momenti di tensione avrebbero meritato un più attento sviluppo.

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Francesco Lomuscio (www.everyeye.it)
25.03.2011
Un prodotto che evita di soffermarsi sul sensazionalismo degli omicidi per concentrarsi sullo sviluppo della vicenda, la quale, non priva di risvolti sentimentali, rischia soltanto di sfoggiare un taglio generale più vicino a quello delle fiction televisive che ai lungometraggi cinematografici.

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Angela Cinicolo (www.movieplayer.it)
25.03.2011
Sotto il vestito niente - L'ultima sfilata è un melò camuffato da thriller hitchcockiano che promette ai suoi spettatori il rilancio di un genere ma finisce per affondare nel sentimentalismo da soap.

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Marzia Gandolfi (www.mymovies.it)
25.03.2011
Il film è un'allucinazione bizzarra che non ha riscontro nella realtà e che produce suo malgrado effetti umoristici. È di nuovo lo sgradevole ripresentarsi di un materiale di partenza scadente e pienamente scaduto, che indossa un vestito solo formalmente più raffinato.

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ColinMckenzie (www.badtaste.it)
25.03.2011
Il thriller dei Vanzina ha una tensione nulla, ma diverte da pazzi.

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Anastasia Mazzia (diredonna.it)
25.03.2011
A differenza delle solite commedie vanziniane il nuovo film mostra un suo carattere, grazie a una buona sceneggiatura, ben articolata e sviluppata che rievoca lo stile di Dario Argento. Manca, però, il ritmo del thriller, risultando una via di mezzo tra la commedia italiana e il thriller stesso.

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