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Massimo Balducci (cinemio.it)
18.11.2010
In un certo senso, l’elogio di Toni Servillo possiamo darlo per assodato: ormai è così platealmente, mostruosamente bravo che non ha senso ripetercelo tutte le volte.

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Tania Marrazzo (Silenzio-in-Sala.com)
15.11.2010
Cupellini gira un noir dell’anima, preferendo una meditazione ricca di tensione alle scene d’azione, limitandosi cioè per buona parte della storia ad osservare quella tanto agognata vita tranquilla che Rosario ha cercato di costruirsi.

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Luca Marra (www.mymovies.it)
08.11.2010
Pellicola col taglio europeo dal collaudato tema del passato incancellabile, Una Vita Tranquilla instilla tensione fotogramma per fotogramma al ritmo delle ombre dei cattivi ricordi che coprono il plumbeo cielo tedesco e la coscienza pseudosmacchiata di Rosario.

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Giovanna Barreca (www.radiocinema.it)
08.11.2010
Un film diverso ed emozionalmente convolgente, dallo sguardo nuovo e fresco. Giocato come un thriller noir, quasi psicologico, avvalendosi di una sceneggiatura ferrea seguita con scrupolosità da tutto il cast, il film è la miglior opera di finzione italiana vista al festival del cinema di Roma.

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Dario Gigante (ondacinema.it)
08.11.2010
Attribuire a "Una vita tranquilla" la stoffa del capolavoro è un oggettivo sproposito. Perché, per quanto Cupellini e compagni svolgano una traccia convenzionale con abilità e regalandoci alcuni scampoli di buon cinema, sono numerose le sbandate, sia della sceneggiatura, che della regia.

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Francesco Picerno (Corriere Romano)
06.11.2010
Difficile non trovare analogie nel personaggio di Servillo con quello de LE CONSEGUENZE DELL'AMORE, come la stessa idea e alcuni momenti narrativi ricordano il capolavoro cronenberghiano A HISTORY OF VIOLENCE.

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Valerio Sammarco (www.cinematografo.it)
05.11.2010
Cupellini si confronta con il dramma di genere a testa alta, con buone idee di messa in scena e qualche dolly di troppo. Non ne risentono comunque le atmosfere del film, terzo tra i titoli italiani in Concorso al Festival e, in attesa di Guido Chiesa, di sicuro il più convincente.

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Marco Pagani (icine.it)
04.11.2010
Il film si sofferma sulla caratterizzazione di personaggi complessi e dei rapporti emotivi che li legano. Misurarsi con il genere d’azione, forse, avrebbe reso quello che è un bel film, qualcosa di inedito nel panorama del cinema italiano di oggi.

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dr. apocalypse (www.cineblog.it)
04.11.2010
Servillo sovrasta la pellicola con la sua immensa e ormai quasi imbarazzante bravura, qui chiamata a rattoppare le falle di un noir atipico e di una ‘tranquillità’ narrativa disarmante, tanto da non convincere.

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Angela Cinicolo (www.movieplayer.it)
04.11.2010
'Una vita tranquilla' ci trascina con un ritmo esplosivo mentre gli sguardi e il talento di Toni Servillo e del giovane duo D'Amore-Di Leva ci ricordano che il nuovo cinema realistico italiano gode di ottima salute.

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Silvia Marinucci (film.35mm.it)
04.11.2010
Pur ricco di potenzialità, “Una vita tranquilla” non riesce ad esplodere. Costante nel suo svolgimento, cede al prevedibile. Il risultato lascia qualche perplessità. Rapisce, ma non completamente.

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