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Lorenzo Pedrazzi
14.09.2018
Emanuele Scaringi porta al cinema La profezia dell’Armadillo, libro d’esordio di Zerocalcare, mettendo in scena un ritratto buffo e toccante dei trentenni odierni che si approcciano alla vita “adulta”.

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Sofia Peroni (Parole a colori)
07.09.2018
Emanuele Scaringi dirige magistralmente i suoi attori, in una pellicola agrodolce. La regia, soprattutto per un’opera prima, risulta consapevole, creativa e ben misurata rispetto alla storia.

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Alice Catucci (Sentieri Selvaggi)
07.09.2018
Il vero merito di Scaringi, ciò per cui gli siamo grati, è quello di non tradire le sfumature di questo fumetto complesso.

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Roberto Zagarese (Darkside Cinema)
07.09.2018
Da apprezzare molto che nel film ci sono un paio di approfonditi dibattiti popolari tra i ragazzi dei centri sociali, che anche quando sanno poco non hanno paura del confronto

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Federica Tourn (Esquire)
07.09.2018
La profezia dell'armadillo fa ridere, ma mancano i riferimenti culturali, le invenzioni grafiche e la disperazione generazionale.

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Sara Boero (TheMacGuffin)
07.09.2018
Simone Liberati e Pietro Castellitto, i due protagonisti, sono bravi da paura. Il secondo nei panni di Secco sembra saltato fuori dalla carta.

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Letizia Rogolino (NewsCinema.it)
07.09.2018
Un film umile e moderato che emoziona e intrattiene

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Stefano Terracina (MovieStruckers)
07.09.2018
Una commedia dalla struttura narrativa piuttosto vacillante, ma comunque onesta e godibile che, pur tradendo lo spirito della materia originaria, si contraddistingue per l’ineccepibilità dei tempi comici e la genuina e irresistibile alchimia dei suoi due protagonisti.

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Mirko Ballone (Intrattenimento.eu)
07.09.2018
Si discosta molto, non solo nel taglio, ma anche dagli intenti dell’opera da cui è tratta.

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Sara Bresciani (Stanze di Cinema)
07.09.2018
Un film che, come qualsiasi prodotto sfornato da Zerocalcare, senza pretese e senza troppi sforzi, colpisce il bersaglio. Da vedere.

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Maria Laura Ramello (Wired)
07.09.2018
Il risultato è un film più che sufficiente che riesce nell’operazione forse più difficile: tutelare per distacco la graphic novel e il suo autore.

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Margherita Bordino (Artribune)
07.09.2018
Una scelta assai interessante per questo tipo di film è porre un pupazzone come supereroe, ma senza poteri, fascino o effetti speciali.

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Marco Triolo (Film.it)
07.09.2018
Una commedia sulla crescita che vive di gag ma che non sa mai trovare una strada precisa

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Mara Siviero (MyRedCarpet)
07.09.2018
Incertezze e incomunicabilità, lutto e dubbi: questo è La profezia dell’armadillo che, considerate le circostanze di esordio, della problematicità produttiva e di adattamento, diventa un buon film di poco più di un’ora e mezza da godersi così com’è, per quello che è, senza troppi paragoni con il best-seller omonimo.

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Francesco Ferrone (LoudVision)
07.09.2018
Il film è introdotto e concluso da sequenze animate che cercano di riprendere i modelli del fumetto. C’è un apprezzabile sforzo tecnico, una dimostrazione, ma il risultato non è ancora accettabile.

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Eva Carducci (MondoFOX)
07.09.2018
La profezia dell'armadillo è poi un racconto che diverte, è vero, ma l'opera è in realtà anche una grande elaborazione del lutto.

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Marcello Bonini (CiakClub)
07.09.2018
La resa volutamente artigianale e un po’ trash dell’armadillo forse era l’unica possibile e non è un problema per la fruizione del film, ma, tolto lui, tanti degli innumerevoli riferimenti pop fatti da Zero e ripresi nel film sembrano buttati in mezzo solo per il desiderio di rispettare l’opera originale, senza che a livello cinematografico abbiano un senso.

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Chiara Guida (Cinefilos)
07.09.2018
Nel suo insieme, La profezia dell’Armadillo è un’onesta commedia che avrebbe giovato di un processo di ideazione e lavorazione più solido ma che riesce a farsi voler bene.

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Camillo De Marco (Cineuropa)
07.09.2018
Il mestiere [di Emanuele Scaringi] si può notare nella regia di questo primo film, che non era semplice da realizzare.

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Elisa Giudici (MondoFOX)
07.09.2018
Dopo aver perso per strada Zerocalcare e Valerio Mastandrea, il fedele adattamento del fumetto cult si affida a buoni attori, ma resta sempre in superficie, senza la forza dell'originale.

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Lorenzo Pedrazzi (ScreenWeek)
07.09.2018
In virtù di questo adattamento, La profezia dell’Armadillo si rende fruibile sia dai lettori del libro (che troveranno diversi materiali inediti) sia dagli spettatori casuali, passeggiando in equilibrio fra il rispetto dell’opera e gli obblighi tecnico-artistici della produzione.

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Gabriella Giliberti (LegaNerd)
07.09.2018
Un prodotto godibile che intrattiene, a volte diverte, altre volte addolora e altre ancora – giustamente – fa storcere il naso.

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Antonio Cuomo (Movieplayer)
07.09.2018
Un adattamento dell'omonimo fumetto di Zerocalcare che non rende giustizia all'opera dalla quale è tratto.

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Gabriele Niola (BadTaste)
07.09.2018
La gran parte del film è un naufragio lento e doloroso da guardare

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Redazione (CinemaFilmBlog)
07.09.2018
Un’operazione sbagliata, non tanto da un punto di vista della regia, che tenta anzi di “salvare il salvabile”, ma del senso stesso del film, che sembra arrivare ormai in ritardo e svuotato di ogni buona intenzione iniziale.

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Marzia Gandolfo (MyMovies)
07.09.2018
Una commedia di erranza che rilegge al cinema la poesia urbana e le storie autobiografiche di ZeroCalcare

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Mauro Donzelli (ComingSoon.it)
07.09.2018
Più efficace nel rendere giustizia ai paradossi e alle divertenti situazioni presenti nel fumetto, il film convince meno nel racconto del lutto di Zero, rispettando però, senza troppa soggezione, le atmosfere e lo spirito originali.

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Felice Garofalo (N3rdcore)
07.09.2018
Poco meno di due ore decisamente godibili, se siete appassionati al genere.

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Raffaele Meale (Quinlan)
07.09.2018
Delle tavole disegnate restano l’ironia e la melanconia, ma si perde quasi completamente l’immaginario.

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Valerio Sammarco (Cinematografo.it)
07.09.2018
Dalla graphic novel di culto di Zerocalcare all'opera prima di Emanuele Scaringi. Lo spirito c'è, bravi Liberati e Castellitto, ma è naturale che non "sarà mai la stessa cosa".

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Martina Barone (Cinematographe)
07.09.2018
Simone Liberati è una scelta adatta per interpretare il personaggio dei fumetti – e reale – Zero e con il suo amico Secco, impersonato da Pietro Castellitto, creano un divertente duo grazie anche ai dialoghi atipici dei personaggi.

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