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Leotruman (Screenweek)
18.06.2015
Unfriended è l'horror in uscita il 18 giugno nelle sale italiane e diretto da Levan Gabriadze, e della Blumhouse Productions di Jason Blum, casa di produzione di diversi successi come Paranormal Activity, Insidious, Sinister, Ouija, La notte del giudizio e molti altri. Il film è girato in forma di mockumentary, ed è però una variante del sottogenere horror del Found Footage, visto che non è ripreso da una telecamera manuale, ma è ambientato completamente nello schermo di un MacBook Air appartenente a Blaire, la protagonista, interpretata da Shelley Hennig.

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Alessandra Graziosi (Cinefilos)
18.06.2015
Unfriended è un inquietante ma ironico incubo tutto in soggettiva e vissuto attraverso mezzi di comunicazione contemporanei recenti.

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Matteo Colibazzi (Movieplayer)
18.06.2015
Le immagini riescono anche a far rumore. Ma i momenti emotivamente più coinvolgenti si raggiungono quando restano in silenzio. Tra il fastidioso parlottare dei personaggi, si inserisce di tanto in tanto la ricerca silenziosa della protagonista...

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Federico Gironi (Coming Soon)
18.06.2015
In alcuni casi, si usa la sociologia per fare dell'horror. In altri, invece, si usa l'horror per fare della sociologia.

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Francesco Lomuscio (Everyeye)
18.06.2015
Con attori decisamente convincenti e l’unica ripresa del desktop di un computer in cui avviene una conversazione in multi chat, attraverso Unfriended di Leo Gabriadze la Blumhouse Productions rinnova in maniera originale il concetto di found footage che ha fatto la fortuna di Paranormal activity (2007) e derivati. Chi si aspetta il classico horror per teen-ager rischia di annoiarsi e rimanere deluso, mentre ci troviamo dinanzi ad un innovativo esperimento psico-sociologico da grande schermo che, capace di regalare tensione e spaventi narrando il tutto attraverso le finestre della chat, difficilmente potrebbe avere eguali.

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Federico Boni (Cineblog)
18.06.2015
Negli anni '80 ci fu la tv di Poltergeist, nei '90 i telefoni di Scream e nel 2000 il vhs di The Ring. Ora, nel 2015, è tempo di web. E' tempo di Unfriended

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Andrea Facchin (BestMovie)
18.06.2015
Cyber bullismo, invasione della privacy, dipendenza dai social: il nuovo horror della Blumhouse Production si rivolge alla generazione web di oggi, come un The Blair Witch Project in versione broadcast. E fa centro

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Gentili Giada (Melty)
18.06.2015
La recensione di Unfriended, il primo horror girato completamente in screencasting, a tratti comico, social e sociale: il film della casa di produzione di Jason Blum porta al cinema il vecchio stile slasher con interessanti contenuti

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Gabriele Niola (BadTaste.it)
18.06.2015
Unfriended è un horror estremamente canonico che si nasconde dietro una messa in scena peculiare e quasi necessaria. Lo screencasting, ovvero la trasmissione del proprio schermo del computer, nasce online...

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