Napoli Magica: Info Film

Che cosa cerchi in Napoli quando la abiti da sempre o quando la visiti la prima volta? Perché l’anima di questa città è così diversa da tutte le altre mete più ambite nel mondo? Perché si dice che Napoli è magica e dove risiede la sua magia? Marco vuole scoprirlo da tempo, ma per farlo esiste un unico modo: la deve attraversare, ci si deve perdere dentro; cercando il folgorante incanto della magia che non è mai come ci si aspetta. Sconfinando dai luoghi dove le bellezze sono bagnate dal mare e lavate dall’aria salubre della terra, bisogna scavare la pietra di tufo dei suoi sottofondi per giungere dove stanno sepolti i suoi misteri e le sue leggende. I suoi spiriti e le voci antiche. I suoi fantasmi e i suoi miti. Bisogna scendere in quel dedalo di cunicoli scavati per tremila anni, fondamenta dell’antica Neapolis e che oggi rappresentano l’intricato labirinto dei segreti su cui poggia l’intera città. Napoli è uno dei più grandi palcoscenici della vita sospeso tra realtà e rappresentazione, spietata verità e mirabile finzione. Dove all’apparente verità fa da contraltare il gioco della messinscena. Alla realtà, la favola. Ecco dunque che in Napoli Magica i luoghi che nell’immaginario collettivo costituiscono l’iconografia della città ed i volti della gente incontrata in strada, si contrappongono ai personaggi del mito (La sirena Parthenope, il munaciello, le anime pezzentelle, Pulcinella...) ed ai luoghi che hanno abitato le loro leggende (il cimitero delle Fontanelle, Castel dell’Ovo, la cappella del Cristo Velato, le Catacombe di San Gaudioso...). In questo viaggio, la città assume forme e contorni diversi suscitando umori e sentimenti contrastanti, in un continuo gioco di conflitti ed opposti. Lo scopo di questo lavoro non è restituire soltanto uno sguardo, un punto di vista sulla città ma una infinità di vedute come se la si osservasse dalle alture dei colli che la circondano, o dai sotterranei che la trapassano o infine, attraverso gli occhi di tutte le anime che fino ad ora l’hanno abitata in superficie o nelle sue cavità. È questo un modo per dare del “tu” al mistero, alla leggenda, per interrogare gli oracoli ed attendere risposta.