L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
L'annuncio si chiuderà tra pochi secondi
CHIUDI 
User icon
Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
28.01.2009
La storia dell’uomo che, nato vecchio muore giovane, attraversa tutta la prima parte del novecento americano coprendo quell’arco temporale tralasciato da Forrest Gump

Eye icon
www.myspace.com/guidoseregni
A chi è piaciuto l'argomento...una reinterpretazione del racconto in musica rock...uscita prima del film...curioso caso...

Globe icon
Leone Auciello (Silenzio-in-Sala.com)
27.04.2010
In un concatenarsi di eventi, le esistenze dei protagonisti danzano sulle note intonate dal fato; si sfiorano, si allontanano, si incontrano a metà della vita, mentre l’una si incammina verso la maturità e la vecchiaia e l’altro si dirige in direzione opposta, verso l’adolescenza.

Eye icon
3 Se non fosse stato per gli ultimi dieci minuti sarei uscito dal cinema odiando questo film per avermi fatto invecchiare più delle 2 ore e quaranta della sua durata.
3 Se non fosse stato per gli ultimi dieci minuti sarei uscito dal cinema odiando questo film per avermi fatto invecchiare più delle 2 ore e quaranta della sua durata. Invece negli ultimi 10 minuti tutto si compie e il curioso caso del bambino nato vecchio e morto in fasce rientra in quell'ordine cosmico che tocca sempre nel profondo. Sarà stata la bravura di Cate Blanchett, l'ipersensibilità nei confronti dei bambini, ma quegli ultimi attimi insieme salvano una storia che al di là dei paragoni con Forrest Gump manca di capacità di coinvolgere e si rende sopportabile nel suo svolgersi solo per la bellezza di un personaggio femminile magistralmente interpretato (pure se anche questo incompiuto) e le "gag", non so come altro definirle, di un anziano signore colpito dal fulmine per ben sette volte.

Globe icon
Paolo Bassani (Trailersland)
18.02.2009
Da anni, forse decenni si tentava di portare sullo schermo le pagine di Fitzgerald, ma tutti hanno sempre dovuto rinunciarvi per la mancanza della necessaria tecnica

Globe icon
pianosequenza
15.02.2009
Il curioso caso di Benjamin Button (The Curious Case of Benjamin Button) David Fincher, 2008 (Usa), 159’ uscita italiana: 13 febbraio 2009 voto su C.C. 3,5

Globe icon
Francesco Petrucci
12.02.2009
Il pathos è chiaro sin dalle prime battute, i colpi di scena non arrivano o forse volutamente è così che è stato pensato. Tutto è geometricamente lineare, passo dopo passo, scena dopo scena, assistiamo al dipanarsi di una trama ordita con sapiente maestria e tessuta per i più.

Globe icon
Gabriele Niola (MyMovies)
12.02.2009
Benjamin Button ringiovanisce invece di invecchiare ma questo non ha nessun effetto sulla trama né tanto meno serve a dare una visione particolare degli eventi in cui è coinvolto o della società in cui è inserito

Globe icon
Francesco Petrucci (Dgmag)
12.02.2009
Due le pecche del film: l'eccessiva lunghezza, che poteva essere evitata tagliando la parte centrale dedicata alla guerra, e i continui salti temporali con protagonista Cate Blanchett, poco funzionali alla narrazione e, a tratti, in grado di disturbare e distrarre.

Globe icon
Alessia Starace (Movie Player)
12.02.2009
Un atipico, romantico epos che attraversa decenni di mode, icone, atmosfere ed eventi della storia e della cultura occidentale con enorme sfarzo e incredibile perizia tecnica fino ad accompagnare i suoi eroi ai giorni nostri.

Globe icon
12.02.2009
La regia di David Fincher è ispirata e genuina come mai prima d’ora: in alcune scene, la bellezza delle inquadrature fa pensare che il regista tenga in mano un pennello piuttosto che una cinepresa

Globe icon
Andrea D'Addio (Film Up)
12.02.2009
David Fincher, reduce dallo splendido e inquietante Zodiac, segue quasi senza volersi far notare la sceneggiatura magistralmente scritta (un film sulla vita di un uomo che va "al contrario" non poteva che iniziare da "una" fine) da Eric Roth, ma il suo è uno straordinario occhio "invisibile".

Globe icon
Federico Boni
11.02.2009
Fincher ha realizzato un film tecnicamente quasi perfetto, incapace però di convincere e, soprattutto, di arrivare al cuore dello spettatore. Il curioso caso di Benjamin Button dimostra di essere sicuramente un buon film, ma indubbiamente non il migliore dell’anno…

Globe icon
ColinMckenzie (BadTaste)
05.01.2009
Insomma, in tutto questo l'unico rammarico è non poter utilizzare il termine 'capolavoro', per via dei difetti descritti sopra. Ma Il curioso caso di Benjamin Button ci regala momenti di grande cinema.

Lascia anche tu una recensione o un commento su questo film!
14
Recensioni
Totali
0%
Positive
0%
Negative