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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
24.03.2009
Torna Dominic Toretto e alla grande in un film tirato, estremo in ogni sua declinazione e realizzato finalmente a regola d’arte. Intrattenimento puro al maschile

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Mentre Brian O'Conner indaga su chi si possa celare dietro uno dei più grandi spacci di droga negli Stati Uniti,Dominic Toretto torna a Los Angeles per vendicarsi della morte della sua amata Letty.
Dopo otto anni il cast del primo capitolo si riunisce,riuscendo con buoni voti a salvare una saga che ormai stava degenerando al punto tale che l'ultimo Tokyo Drift contava solo sul titolo per poter dichiararsi parte della serie.Gli inseguimenti come sempre sono avvincenti e questa volta lo sono anche di più.La trama,facendo l'occhiolino a quella di 2 Fast 2 Furious,è efficace quanto basta a regalarci 100 minuti di azione ben realizzati e ben combinati a momenti da film thriller.Otto anni sono passati e otto anni sono valsi per attendere di vedere il seguito più che degno del cult The Fast and The Furious.

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houssy
11.05.2009
Basterebbe l'inizio. Auto rombanti e azione a rotta di collo, Vin Diesel duro e massiccio più che mai, fuoco e fiamme, sudore, lacrime e applausi a scena aperta

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Carmelo Caramagno (SpazioFilm)
14.04.2009
l lavoro certosino di Justin Lin – abile a pompare adrenalina nello spettatore in ogni singola inquadratura – è evidente soprattutto nelle memorabili scene di inseguimenti e delle corse clandestine disputate nel cuore di una Los Angeles notturna.

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Nanni Cobretti (I 400 calci)
14.04.2009
Detto questo, Mr. Lin si guadagna una meritata promozione anche per questo sequel/reboot a budget triplicato, e conferma di avere un’ottima mano. E con ottima mano intendo scene d’azione belle tirate, veloci, spettacolari, per una volta pensate bene e poco confusionarie.

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Maria Domenica Ferrara (Alcinema)
14.04.2009
Per quanto il film non si possa considerare un capolavoro della cinematografia, Fast and Furious racchiude qualcosa di magico. Riesce a catturare lo spettatore in modo impressionante, con le corse automobilistiche mozzafiato e quel senso di giustizia tutto americano.

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Tommaso Ranchino (Meltinpot on web)
14.04.2009
Dopo gli esperimenti di “2Fast, 2Furious” e “Fast & Furious – Tokyo Drift” si torna all’antico, a quella chimica che consacrò Vin Diesel, e lanciò Paul Walker e Michelle Rodriguez, attraverso l’idolatrazione pagana e godereccia di macchine fiammanti iperpacchiane e ragazze seminude

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Riccardo Balzano (Trailersland)
14.04.2009
Tra scontri automobilistici, bicipiti pompati e ragazzine in minigonna "Fast & Furious - Solo parti orignali" è un motorshow trasposto sullo schermo sotto sembianze di thriller, quarto e, a questo punto si spera, ultimo episodio.

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Cristian Scardigno (35mm)
14.04.2009
Quarto episodio della serie, ma nessuna idea innovativa. Soliti inseguimenti mozzafiato e auto truccate, e una sceneggiatura senza alcun tipo di profondità.

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Gioxx (Gioxx)
08.04.2009
Credetemi: 107 minuti bastano a farvi rilassare, a farvi sognare, meglio ancora se il tuning lo avete in qualche modo vissuto sulla pelle

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Luca Fiamenghi (BadTaste)
07.04.2009
La potenza di Hollywood si vede proprio in queste produzioni: la capacità di fare un grande film attraverso un lavoro di accurata compensazione a una trama molto basic. Basta sapientemente aggiungere adrenalina, colori che esplodono, donne bellissime e sessualmente esplicite, rabbia e muscoli.

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carloprevosti (Cineblog)
02.04.2009
nel suo genere il film funziona a meraviglia. Il pubblico che ha amato gli altri titoli della serie andrà in visibilio per le peripezie di Toretto alla guida dei bolidi per le corse clandestine e la storia è sufficientemente contorta da apparire intrigante

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Simone Bracci (EcoDelCinema)
31.03.2009
Così facendo regalano allo spettatore quell’iniezione di energia necessaria a rimanere incollati sulla poltrona, mentre si stringe il bracciolo cercando di cambiare marcia al bolide di turno. Altro che cinema in 3D, questa è vera simulazione di gara.

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Vito Sugameli (Everyeye)
31.03.2009
Grazie a Diesel e al ritorno di Paul Walker, Solo parti originali si solleva dalla mediocrità proponendo uno spettacolo esaltante, di poche pretese ma ugualmente divertente per un pubblico di giovani e appassionati del genere. Come direbbe qualcuno: questo è un film maschio!

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Francesco Lomuscio (FilmUp)
31.03.2009
l’argomento cardine delle sfide automobilistiche non fatica a rivelarsi un marginale pretesto per poter catalogare all’interno della serie quella che, privata di copertoni fumanti e asfalto rovente, non sarebbe stata altro che una qualsiasi police story alla "Miami Vice"

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Tirza Bonifazi Tognazzi (MyMovies)
31.03.2009
Aprendosi con un inseguimento mozzafiato girato sulle strade impervie della Repubblica Dominicana, il film di Lin mantiene le aspettative e si catapulta in una serie di gare accelerate giocate sulla suspense.

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Pietro Ferraro (ilcinemaniaco)
24.03.2009
In conclusione, astenersi amanti del cinema d’autore e chi cerca un film di spessore, qui c’è solo testosterone a mille, motori ed esaltazione da racing, quindi accomodatevi sulla poltrona, spegnete il cervello, allacciate le cinture e godetevi lo spettacolo.

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Simone Bracci (EcoDelCinema)
24.03.2009
Regalano allo spettatore quell’iniezione di energia necessaria a rimanere incollati sulla poltrona, mentre si stringe il bracciolo cercando di cambiare marcia al bolide di turno, che sia una Nissan Skyline GTR o una Plymouth Roadrunner del ’70 non fa molta differenza.

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