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Un thriller apocalittico dai toni dark che parla di supereroi, ma supereroi disadattati, tristi, violenti e ingiusti, con le loro debolezze, invecchiati, piegati dalla politica e dalla vita, venduti alla pubblicità o ridotti a nascondersi, perseguitati da un passato da cui non vogliono davvero fuggire, e adesso perseguitati anche da un killer spietato che li vuole tutti morti; il tutto sotto la minaccia dell'orologio del giorno del giudizio, che preannuncia una catastrofe nucleare imminente che nemmeno l'unico vero supereroe della storia, nonostante i suoi enormi poteri, riuscirà a sventare... fino ad un epilogo inaspettato, per certi versi triste e cinico, ma anche pieno di speranza. Le debolezze e le meschinità di questi supereroi, invece di spingere lo spettatore a prenderne le distanze, lo portano a comprenderli, a condividerne difetti e speranze, a vederli molto più umani dei supereroi patinati a cui fumetti e film ci hanno abituato, e nonostante questo il loro eroismo, il loro impegnarsi per un mondo migliore, è indiscutibile, seppure in modo violento e non sempre condivisibile; in realtà l'unico che si mostra sempre meno umano è proprio il dottor Manhattan, il vero supereroe, i cui poteri quasi divini lo portano a distaccarsi dal mondo, e a guardare in modo del tutto indifferente il destino tragico di un'umanità che non comprende più, e a cui non è più interessato. Film entusiasmante, coinvolgente, con una regia dinamica e senza tempi morti, un uso sapiente del flashback e della voce narrante di un Rorshach cinico e spietato; la colonna sonora è particolare ma sempre adatta, a partire dai titoli di testa, giustamente definiti bellissimi, che introducono subito nell'universo parallelo in cui si svolge la storia, diverso dal nostro, ma neanche così tanto, forse distante solo qualche piccola scelta...