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Scampato per puro caso a un veterinario crudele, il cucciolo Beethoven si ritrova "adottato" da una placida famiglia, ovviamente sconvolgendola, specie quando le dimensioni del cagnone aumentano (ebbene si, anche i cuccioli tanto carini crescono diventando bestioni di 80 Kg...) insieme al suo entusiasmo e alla sua capacità di combinare guai, e causando non pochi problemi soprattutto al padre George, poco incline ad accettare il caos provocato dal cane. Tra gag e situazioni surreali il cagnone aiuterà, in un modo o nell'altro, tutta la famiglia: la timida Ryce riuscirà a conoscere il ragazzo che le piace, il piccolo e gracile Ted acquisterà fiducia in se stesso e non sarà più maltrattato dai bulletti, addirittura Beethoven salverà l'azienda di famiglia da un paio di sgradevoli speculatori. Sembrerebbe tutto a posto, fino al ritorno del perfido veterinario, che vuole a tutti i costi Beethoven per un esperimento e che convince il padre George che Beethoven è pericoloso, nonostante le proteste della piccola Emily convinta dell'innocenza del cagnone... Ma non preoccupatevi, come nella miglior tradizione delle commedie il lieto fine non può mancare, e anche George alla fine si fa convincere dalla famiglia unita e si riscatta, diventando l'eroe della situazione e dimostrando che in realtà anche lui vuole bene a quel terremoto a 4 zampe... Commedia per famiglie ormai diventata un classico, sempre piacevole da rivedere anche a distanza di anni, per la simpatia del protagonista e per le situazioni esilaranti, con una trama "leggerina" e senza pretese di originalità ma ben sviluppata e che, anche grazie alla forte caratterizzazione dei personaggi, riesce a coinvolgere lo spettatore fino alla fine, facendolo preoccupare, entusiasmare ed emozionare... Cosa che non riesce pienamente ai 4 sequel, non sempre all'altezza dell'orignale.