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Recensioni di
Lorenzo Pedrazzi
(26)
Introducendo l’Arrampicamuri nel loro universo narrativo, i Marvel Studios ne recuperano le radici adolescenzali con risultati certamente migliori rispetto ai due film di Marc Webb: il Peter Parker di Tom Holland non è soltanto credibile come teen-ager contemporaneo, ma si muove in un contesto parimenti verosimile, influenzato dalla realtà dei... (Leggi tutto)Introducendo l’Arrampicamuri nel loro universo narrativo, i Marvel Studios ne recuperano le radici adolescenzali con... (Leggi tutto)
Lo spettacolo di CGI è tecnicamente accurato, e garantisce alcuni momenti suggestivi dove i corpi dei robot si fanno contemporaneamente “materici” e astratti, grazie al contrasto fra l’evanescenza del digitale e la solidità del metallo. Ma il gioco è diventato fin troppo ripetitivo per stupire ancora, e la fragilità del... (Leggi tutto)Lo spettacolo di CGI è tecnicamente accurato, e garantisce alcuni momenti suggestivi dove i corpi... (Leggi tutto)
Un blockbuster onesto, capace di trarre qualche sviluppo interessante da una trama prevedibile, simpaticamente démodé nella sua commistione di avventura, dramma e distensione comica, sull’ovvio modello di Indiana Jones (soprattutto nella prima parte) ma anche di molti colossal degli anni Novanta.Un blockbuster onesto, capace di trarre qualche sviluppo interessante da una trama prevedibile, simpaticamente démodé... (Leggi tutto)
Non si arriva al parossismo, e forse proprio questo è il limite principale di Baywatch: il film non si concede abbastanza eccessi da sfondare le barriere del pubblico, né in termini di disgusto né sul fronte dell'ilarità.Non si arriva al parossismo, e forse proprio questo è il limite principale di Baywatch:... (Leggi tutto)
Fiaba notturna dall’intenso carattere formativo, A Monster Calls riesuma quel cinema per ragazzi che sfrutta i codici del fantastico per agevolare l’elaborazione del lutto, con uno sguardo crudo e poco accomodante.Fiaba notturna dall’intenso carattere formativo, A Monster Calls riesuma quel cinema per ragazzi che sfrutta... (Leggi tutto)
<i>Song to Song</i> allestisce un poema eterogeneo che si parcellizza non solo nel montaggio delle immagini, ma anche nella sua polifonia musicale, con una ricchissima colonna sonora di cui è quasi impossibile tenere il passo.<i>Song to Song</i> allestisce un poema eterogeneo che si parcellizza non solo nel montaggio delle... (Leggi tutto)
Il vecchio topos del segnale misterioso riconduce Alien: Covenant sui binari del fanta-horror, ma senza mai abbracciarne totalmente i codici: se è vero che talvolta Scott sembra rifare il primo Alien, i segmenti da slasher spaziale risultano però incastonati in un discorso più vasto e pretestuoso, dove il regista non... (Leggi tutto)Il vecchio topos del segnale misterioso riconduce Alien: Covenant sui binari del fanta-horror, ma senza... (Leggi tutto)
Un freak show insolitamente macabro per gli standard hollywoodiani, ma anche un riuscito pastiche di influenze culturali dove Tim Burton ripercorre diverse tecniche di animazione per dare vita ai mostriciattoli che ama tanto. Non a caso, quelli "buoni" - e più inquietanti, più teneri e naïf - sono in stop... (Leggi tutto)Un freak show insolitamente macabro per gli standard hollywoodiani, ma anche un riuscito pastiche di... (Leggi tutto)
Un soggetto del genere non può che nutrirsi di momenti paradossali e dialoghi arguti, dove la brillantezza della commedia si esprime “in levare”, sottraendo ogni potenziale eccesso dalle situazioni più melodrammatiche. Bateman è abile a usare lo straniamento per raffreddare i parossismi della trama.Un soggetto del genere non può che nutrirsi di momenti paradossali e dialoghi arguti, dove... (Leggi tutto)
David Lowery confeziona un validissimo film per ragazzi, imbevuto di una purezza che Hollywood sembra troppo spesso aver dimenticato, e che si esprime al meglio nei momenti di gioco e di ricongiungimento tra Pete ed Elliot.David Lowery confeziona un validissimo film per ragazzi, imbevuto di una purezza che Hollywood sembra... (Leggi tutto)
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