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E' notte, dei passi solitari in un vicolo buio; 2 spari. La scena si riapre l'indomani mattina: il rumore delle sirene delle palizia in lontananza: è la scena di un omicidio. Un reporter, interpretato magistralmente dal gladiatorio Russell Crowe, è già sulle tracce dello scoop: la vittima è una donna, collaboratrice "particolare" di un membro di spicco del congresso americano, inpersonato dal redivivo Ben Affleck. Le premesse sono quelle del classico thriller all'americana, ma via via il film assume spunti interessanti per riflettere. Ed ecco che i rapporti che legano i protagonisti iniziano a complicare la storia: la vittima, oltre che esserene la collaboratrice, è anche l'amante dell'onorevole, il quale, a sua volta è amico di vecchia data del reporter incaricato di indagare sul caso. L'affascinante e scrupoloso reporter si trova a dover combattere con il suo senso di onestà e l'amore per la verità, alla base della sua professione da un lato, e il legame di forte amicizia che lo lega al deputato Stephen Collins dall'altro. Il politico, dal suo canto, si scontra con la necessità di mantenere segreti i legami e gli sporchi intrighi con i gruppi di potere che lo sostengono e il senso di colpa che lo vede dover nascondere importanti rivelazioni sull'omicidio "sospetto" della della sua amante. Ma la verità è troppo scottante per rimanere nascosta; grazie alla caparbia del reporter che rischierà la vita e il suo lavoro, i sordidi legami tra polica, multinazionali e lobby di potere verranno a galla, scoperchiando il marcio del sistema politico-economico americano. Resta il quesito se basteranno queste rivelazioni a far cambiar rotta al sistema oppure, come sempre accade, tutto tornerà come era prima che la storia iniziasse. Per scoprirlo forse non basterà andare a vedere questo film, ma sicuramente ne sarà valsa la pena per tutto quello che accade nel mezzo