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Lawrence Talbot(Benicio Del Toro), affermato attore teatrale nella Londra di fine '800, viene chiamato dal padre Sir John(Anthony Hopkins) per indagare sulla morte del fratello; ucciso nei boschi da un criminale oppure, secondo alcuni abitanti del villaggio, da una creatura demoniaca. Giunto a Villa Talbot, Lawrence conosce quella che doveva essere la promessa sposa del fratello, Gwen(Emily Blunt) e comincia ad indagare. Ma una notte, Lawrence viene aggredito nel campo degli zingari del posto da una feroce belva che, contagiandolo, lo rende licantropo ogni notte di Luna piena. Dopo oltre 2 anni di attesa, ecco finalmente realizzato il remake/reboot del celebre film horror della Universal negli anni '40: L'Uomo Lupo(qui Wolfman) un tempo con Lon Chaney Jr. e artefice di altri numerosi sequel e film sul genere(vedi Un Lupo Mannaro Americano a Londra, L'Ululato e Wolf: La Belva E' Fuori). La produzione di Wolfman, travagliata sin da inizio riprese, è diventata un film finalmente visibile nei cinema, una pellicola diretta con buon mestiere da Joe Johnston e interpretata altrettanto. IL nuovo uomo lupo è l'incredibile Benicio Del Toro, ottimo interprete che sia da lupo che da essere vivente normale offre una degna caratterizzazione del suo personaggio; un profilo psicologico instabile dopo la morte in gioventù della madre e il suo trasferimento in una clinica psichiatrica per mano del perfido padre(eccellente anche Hopkins). IL pubblico assiste quindi, ad una lenta ma veloce metamorfosi del personaggio