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Grazie a ScreenWeek ieri sera ho avuto il piacere di assistere, insieme al mio bimbo, all'anteprima a Roma di "Cattivissimo me". Cattivissimo me, riferito al più grande criminale del mondo, ma che in realtà, non è molto cattivo e per di più ha un concorrente: Vector. Gru, così si chiama il protagonista, non ottiene alcun rispetto, nemmeno da sua madre, che lo chiama telefonicamente quando sente la notizia del furto di una delle più grandi piramidi d'Egitto. Lei gli telefona per congratularsi con lui, ma in realtà il suo scopo è toccare un punto dolente e tormentarlo con il fatto che c’è qualcuno più cattivo e che ha più successo di lui. E’ uno che, quando pensa ai suoi piani malvagi, lo fa in grande: prende in prestito denaro dalle banche per sostenere i suoi progetti. Vive in una casa decorata in modo tale da spaventare la gente: pelli di panda usate come tappeti, alligatori trasformati in divani, un rinoceronte allestito come una sedia. Ciò che rende il suo personaggio interessante è che Gru è un cosmopolita, un sofisticato spiritoso e il suo abito scuro, si adatta perfettamente al suo umore nero. Ha centinaia di piccoli aiutanti che sembrano pillole gialle con un enorme sorriso e che allegramente fanno del loro meglio per aiutarlo. Oltre ad un orribile cane, un ibrido con zanne enormi , c’è il dottor Nefario, un anziano e divertente scienziato, che lo aiuta nei suoi progetti. Attraverso vari flashbacks della sua infanzia, si scopre che egli fu allevato da una madre instabile, capace di distruggere ogni suo sogno. Il pubblico non può che fare il tifo per lui, in particolare quando si comincia ad ammorbidire con i suoi figli adottivi. Ottima animazione e un bel 3D che viene fuori nelle scene di maggior rilievo, bellissima la scena delle montagne russe. Il film è un delicato equilibrio su ciò che piace ai bambini e quello che piace agli adulti, con i suoi caratteri arrotondati, è elegante e moderno, ma con un bagliore retrò.