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Star Trek VI: Rotta Verso L'ignoto chiude il ciclo Kirkiano della saga, in cui Kirk è al comando dell'Enterprise per l'ultima volta. La missione, scomoda e dai risvolti complottistici, lo vede coadiuvare Spock nel suo sogno di terminare le annose ostilità coi Klingon rendendoli alleati della Flotta Stellare. L'occasione è fornita su un vassoio d'argento dalla distruzione della luna Praxi, fondamentale miniera di risorse materiali per il popolo guerriero. La spaccatura colpisce umani e Klingon separandoli in due fazioni e mettendo alla luce un cancro che sta crescendo proprio all'interno della Federazione Unita dei Pianeti. Un tema che verrà poi ripreso e sviluppato dalla serie Star Trek: Deep Space Nine. In questo film il cattivo è di stampo scespiriano e interpretato da un contenuto Christopher Plummer il “Mr Edelweiss” di “Tutti insieme Appassionatamente”. Data l'esigenza di copione, i linguisti trek hanno dovuto trovare un modo per tradurre il monologo di Amleto in lingua Klingon, proprio là dove per comodità non esisteva il verbo to be, essere. Compare anche la futura Samantha di “Sex And The City”, una robusta Kim Cattrall nel ruolo della asettica vulcaniana Valeris, la prima vulcaniana ad avere un nome che non iniziasse con la lettera 'T' e orgoglio di Spock (nonostante non possa provare emozioni). La colonna sonora è di nuovo una cavalcata musicale ma che percorre le oscurità dell'ignoto, svelando il marcio di due mondi solo apparentemente diversi. Una trama realistica perfettamente inserita nell'infrastruttura trek, che dà respiro e un ruolo definitivo al popolo klingon finora apparso più per caso che per dovere e ci accompagna verso il commovente saluto finale del primo equipaggio cinematografico dell'Enterprise, che andò "Là dove nessun uomo... nessuno.. è mai giunto prima"