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Ce ne parla Rebecca W. che lo ha visto negli Usa Hollywood sta esagerando, mischia generi, idee, battute sperando di trovare la pellicola che possa diventare la gallina dalle uova d'oro. Ma non tutte le ciambelle riescono con il buco....fuori dagli Usa. Gli americani sono fissati con le storie di donne sfigate alla ricerca dell'uomo "per sempre" come se fosse il messia, un messia che pero' si sa non sara' mai per sempre...ed e' anche la convinzione di una delle protagoniste del film, la solita donna con la sindrome da Bridget Jones ma senza la bravura della Zellweger ne' l'impatto delle battute di quel film. Qui i dialoghi sono volutamente "scurrili" certo un linguaggio simile a quello delle donne "a caccia" che invece di divertire fa apparire le donne come un branco di sfigate senza testa che sperano nel day after dopo il "one night stand" (una botta e via) ma trovano solo uomini che le usano e le scaricano. Ok c'e' la classica donna che sbaglia, che spera e risbaglia, ma tutto appare senza emozione, senza gusto come fosse un piatto sciapo, le battute appaiono le stesse di un telefilm come tanti visti. Non basta l'immedesimazione, non serve lo stile sex and the city,le attrici tutte sconosciute fanno apparire il film una puntata zero di una nuova serie legate al mondo femminile che racconta di un mondo di donne che una volta venivano chiamate "zitelle" e che oggi sono "libere e felici" ma con il timer... incapaci di non rimettersi nei guai...sentimentali Voto 5-