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Visto "Gianni e le donne" malinconico e carino anche se diverso dal primo..... diverso e uguale al primo Certo il pranzo di ferragosto vero uovo di colombo di matteo garrone con protagoniste le vecchiette, di cui una vicina di casa dello stesso garrone, era un'altra cosa,aveva un'idea di base vincente e un'immedesimazione percepibile dal pubblico. vero... La finzione poi rincorre anche qui la realtà, genitori che non sanno cosa facciano i loro figli, figli che non sanno cosa fare da grandi pur essendo già grandi, l'uomo che vuole rincorrere la vita che sembra sfuggire o che non e' mai riuscito ad apprezzare con gusto,l'assenza di denaro, la ragazza dell'est che dice di esser diplomata e che cerca d'accasare come badante anche altri parenti... Tutti personaggi raccontati con malinconia e semplicità. La vera forza del film e' Gianni Di Gregorio, lui suscita simpatia, da giostraio fa girare intorno a se' personaggi, facce,luoghi,animali (simpatici i cani), caratteri...in un vortice di sensazioni,luoghi,situazioni che sembrano appartenerci. di gregorio's style Lui ascolta, senza giudicare,con o senza bicchiere (il clint di Trastevere,si fa per scherzare) evidenziando in maniera più' efficace un mondo che cambia e che sentiamo tutti sempre più' distante, gente che non comunica,giovani incapaci a relazionarsi con la gente,incapaci di parlare in italiano e di esprimersi, anziani che vorrebbero riconquistare quello che non hanno mai vissuto o goduto. Il suo aspetto bonario, l'aria spensierata,la forza di continuare sempre facendosi domande rendono Gianni Di Gregorio un'interprete che con estrema semplicità senza cercare la battuta ad ogni costo,ma fotografando visceralmente la vita di tutti i giorni,riesce inevitabilmente a far sorridere.. Certo quel finale...buttato li'...ma se amate il suo stile il film vi piacerà' Voto 6+ se vi piace il suo stile 6 1/2