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Il secondo capitolo, al contrario del primo sembra essere concepito per fondere i temi televisivi con la nuova serie per il cinema. L' ammiraglio Kirk infatti, rivela un matrimonio fallito (che poi come nei più bei dolci the end, recupererà) ed un figlio, David, che non ha visto crescere; in più si aggiunge Khan, uno dei suoi più acerrimi nemici nella serie tv, che torna alla ribalta in cerca di una terribile vendetta. Non sarà però il capitano l’eroe del capitolo, bensì il signor Spock, il quale sacrificherà la sua vita per salvare l'equipaggio ed un pianeta alieno. Rispetto al capostipite della serie questo film, da come si può intuire dalla trama, ha post l’accento sull’azione, aumentato il ritmo dei cambiamenti di scena, creando di riflesso molti più attimi di trepidazione e mettendo da parte una buona dose di effetti speciali. La trama prima di tutto insomma e di questo si ha nota con delle battute a vuoto, per non dire superflue...risultato della cessione del posto in cabina di regia al più dozzinale Nicholas Meyer. Inoltre tutto l'aspetto scenografico muta come la pelle di un serpente. Le divise si tingono di timide gradazioni cromatiche, le astronavi si rifanno un po’ meno appariscenti e gli interni acquistano aspetti minimalisti. Cambiamenti che fortunatamente si solidificheranno come standard della storia. Un punto a favore del regista che purtroppo viene annullato dall’ira funesta dei fan, molto più pericolosa di quella di Khan, scatenata dalla morte di Spock, la quale costringe la Paramount a garantire in tempi brevissimi la rinascita del nostro eroe simil folletto con le orecchie a punta nei capitoli successivi.