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L'incredibile HULK è tornato.Forte di non poter esser teoricamente peggio del suo predecessore,la pellicola dedicata ad uno degli anti-eroi Marvel più popolari di sempre ha visto alti e bassi al botteghino,attecchendo più in alcuni paesi che in altri ma non riscuotendo in generale un gran consenso da parte del pubblico. Questa volta è Edward Norton a vestire i panni dello scienziato Bruce Banner che,come nel primo film,lotta pù per sè stesso che per il mondo che lo circonda.Intento a trovare un antidoto alla mutaforma dovuta a delle radizioni gamma che lo fanno diventare un incontrollabile furia verde dalle enormi dimensioni chiamata HULK,dovrà vedersela con l'intero esercito e il suo nemico per eccellenza,ovvero il generale Thunderbolt Ross,intento ad annientare il suo potere con un'arma micidiale.Banner,è costretto a vivere nell'ombra lavorando in una fabbrica di bibite in Brasile e per questo a star lontano da Betty Ross,la donna che ama. Troppo simile ancora al predecessore,Hulk non ha ritrovato l'essenza che lo caratterizzava nella famosa serie con protagonista Lou Ferrigno:un mostro buono che non sopporta i sopprusi sulle persone deboli e scatena una forza incontrastabile per difendere chi ne ha bisogno.Ancora una volta Banner lotta contro la sua nemesi e nemici che mirano alla sua incolumità,senza dare davvero spazio all'eroe che c'è in lui. Il film diretto da Louis Leterrier non guadagna inoltre phatos con la trama che,dopo i primi immersivi minuti,perde mordete strada facendo.La regia è buona soprattutto nelle scene action e graficamente,Hulk,ha abbandonato la linea fumettosa del primo capitolo avendo dalla sua un mostro esteticamente più umano.Norton non riesce nell'intento di render bene l'idea del personaggio pur essendo un grande attore,apparendo sotto tono e alquanto strascicato. Qui troveremo un cameo di Tony Stark come in Ironman di Capitan America,miraggio della futura ideologica riunione.