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Prince Of Persia: Le Sabbie del Tempo si presenta come un riuscito mix di due tipi d'intrattenimento diversi. All'azione e all'umorismo tipicamente Disney si amalgano infatti le atmosfere tipiche del franchise creato da Jordan Mechner (qui in veste di sceneggiatore) nel lontano 1989: le inquadrature ad ampio respiro di maestose ed imponenti strutture tolgono il fiato, dando all'avventura di Dastan un palcoscenico emozionante e coinvolgente. Allo stesso modo, l'ambientazione dell'antica Persia è la base per dei costumi sfarzosi e piacevolmente variopinti che non hanno nulla da invidiare alla ben più famosa saga dei Pirati dei Caraibi, anch'essa rigorosamente marchiata Disney. Se nei dialoghi e nella sceneggiatura la pellicola si mostra forse un pò troppo affrettata, colpa probabilmente di un regista che in pellicole così maestose non sa muoversi completamente a proprio agio (il Newell del quarto Harry Potter mostrava spesso il fianco), nella caratterizzazione dei personaggi gli attori danno il meglio: Jake Gyllenhaal è un perfetto furfante dal cuore nobile e dal sorriso smagliante, mentre Gemma Arterton sa portare sullo schermo l'aspetto e l'atteggiamento di una vera principessa persiana. E proprio giunti circa a metà film, quando il ritmo sembra concedersi alcuni pericolosi rallentamenti, ci pensa un Alfred Molina assolutamente scatenato a strappare qualche risata e a ridestare l'attenzione dello spettatore. Insomma, una produzione non priva di qualche difetto, ma con un fattore divertimento che non ha paura di fronteggiare altri recenti colossi hollywoodiani come Iron Man 2. Per concludere, siamo di fronte ad un concentrato di energico divertimento che mette sullo schermo una serie di personaggi carismatici e un'ambientazione magica e dalle infinite potenzialità: se gli incassi convinceranno Bruckheimer ad avviare la trilogia, Johnny Depp non sarà solo sulla vetta dei blockbuster di casa Disney ancora per molto.