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“Segnato” sul fianco da una macchia nera a forma di saetta (a quanto pare Harry Potter si è scordato di chiedere l’esclusiva del marchio), Bolt (tranquilli, il protagonista non è un fusto di detersivo) è un cucciolo speciale in più di un senso. Star in una seguitissima serie tv, questo intraprendente canide combatte il crimine sul set grazie a “potenziamenti” stile Matrix (gentilmente forniti dal reparto effetti speciali di Hollywood). C’è solo un piccolo problema. Bolt (che ha la “voce”di J. Travolta) non sa di far parte dello star system. Per lui quello che fa davanti alle telecamere è la realtà (vi ricordate di un certo Truman), quindi quando vede la sua adorata padroncina Penny (voce M. Cyrus) venire rapita dal malvagio dottor Calico, Bolt parte alla riscossa deciso a salvarla. Catapultato per errore nella caotica realtà della grande mela, dove i suoi superpoteri non funzionano, Bolt prenderà a poco a poco coscienza di essere solo un cane ma di poter comunque essere un eroe. Accompagnato nella sua “cerca” (e grazie a Dio questa volta non centra nessun anello) da un suo sfegatato è un po’ schizzato fan, il criceto teledipendente Rhino e dalla recalcitrante e disillusa gattina Mittens, Bolt riuscirà ad incantare lo spettatore fin dai primi fotogrammi. Riprendendo il filone dell’eroe a 4 zampe lasciato aperto da professionisti del calibro di Rin Tin Tin e Lassie, la Disney si avvale delle più avanzate tecniche digitali e pittoriche per dar vita ad un mondo dove, per quanto siano grandi le difficoltà, il superamento dei propri limiti può portare alla felicità. Prendono vita così,in un continuo gioco di specchi tra realtà e finzione, personaggi di contorno assolutamente deliziosi (tra tutti i piccioni “picciotti”newyorkesi ).Insomma Bolt non è un eroe perché lo crede ma perché fa di tutto per diventarlo riuscendo nel frattempo a parlare al cuore di tutti noi.