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Nel 1998 si torna ad inserire le parole Star Trek nel titolo anche se purtroppo Star Trek: L'insurrezione (Star Trek: Insurrection), sempre di Frakes, è un notevole buco nell'acqua quanto ad incassi e favore del pubblico. E' il primo film di Star Trek in cui per gli effetti visivi si predilige un approccio "full digital" da parte di BlueSky/VIFX e Santa Barbara Studios. Il risultato è straordinario in tutti i sensi, per i valori cromatici degli sfondi, per la modellazione delle complesse astronavi So'na e degli shuttle ma durante le proiezioni test non soddisfano le riprese dell'apocalittica fine della nave Son'a che viene sostituita con una miniatura supervisionata da Carlyle Livingston. Sebbene tecnicamente parlando sia un successo completo, di L'insurrezione non piace lo sviluppo della trama dedicato al tema dell'eterna giovinezza. Ci sono di certo momenti molto spettacolari ed altri dove prevale l'ironia, ancora Jerry Goldsmith impreziosisce il film con la sua musica ma purtroppo la narrazione presenta delle vistose cadute di ritmo se comparata a quella di Primo Contatto ed inoltre l'idea di base poteva essere sviluppata ancora meglio. Da menzionare comunque l'inseguimento nello spazio e nell'atmosfera del pianeta tra gli shuttle di Picard e Worf e quello di Data.