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Torna il regista del secondo capitolo,STAR TREK VI-ROTTA VERSO L'IGNOTO è probabiilmente il film più politico della serie.L'impero dei klingon è destinato alla distruzione a causa di un disastro naturale,ormai i più acerrimi nemici dei terrestri devono accogliere la pace per poter salvare la loro razza e quello che resta della loro nazione,insomma la versione fantascientifica del crollo del comunismo sovietico.Una versione aliena di Gorbaciov si presenta al capitano Kirk come ramoscello d'ulivo ma viene ucciso da misteriosi sicari ed il capitano viene considerato responsabile del delitto,la missione di pace diventa la scintilla per una guerra stellare ma i nostri sapranno salvare la situazione.Una trama efficace,straordinaria, ricca di suspense e originale,tra le migliori mai scritte,assieme al fatto di essere il film che dà l'addio allo storico equipaggio della Serie Classica,rende questa una delle pellicole preferite dai fan.In effetti,al di là delle troppe rughe di Spock e alla pancetta di Kirk,le magnifiche trovate di questo film non si contano:l'indagine per scoprire l'identità del traditore sull'Enterprise,il tentativo di fuga di Kirk e McCoy,l'appassionante lotta contro il tempo per sventare l'attentato sul pianeta di Camp Kithomer,l'intrigante personaggio del generale Chang…In questo epico finale l'azione e i dialoghi si mescolano in un connubio piacevole,che termina letteralmente con i fuochi d'artificio e con la mitica frase conclusiva del capitano Kirk:"… per arrivare là dove nessun uomo… dove nessuno è mai giunto prima."Una correzione che mette definitivamente la parola fine all'epoca di ostilità e razzismo tra umani e klingon e l'inizio dell'esplorazione della Undiscovered Country,'il territorio inesplorato'del titolo originale.