Perla si è innamorata di Manolo. Lei è stata arrestata per aver pestato a sangue un altro trans che voleva sottometterla, lui è dentro per un omicidio commesso nel corso di una rapina. Ma le regole del carcere sono ferree: detenuti maschi e trans non si possono incontrare. Angelo si scaglia contro i due innamorati perché teme che la loro storia possa causare restrizioni per la sezione.

Nel reparto transessuali di Rebibbia è arrivata Ginevra, un femminiello dall’identità indefinita. Cinzia, la professionista del borseggio, lo accoglie nella sua cella. Tra loro nasce subito una violenta passione che oscilla tra amore e rabbia. Perla e Manolo, dopo essere stati ripresi da una guardia, temono che il carcere li separi trasferendoli in reparti diversi.

Tra Ginevra e Cinzia è tornata la pace. Tra Angelo e Perla, invece, è ormai guerra. Lei lo accusa di aver raccontato alla direzione della sua relazione con Manolo. I due mettono in scena una finta pace siglata da un bacio. Ma la vera notizia è che Perla forse può uscire: il giudice dovrà decidere della sua scarcerazione anticipata. Angelo invece esce per un permesso premio.

Il giudice conferma la condanna di Perla. Dovrà rimanere dentro per un altro anno e lei e Manolo potranno continuare ad amarsi. Angelo si gode la sua libertà e torna al mare dopo 14 anni. Poi incontra Enzo, un detenuto in permesso, che prima lo seduce e poi lo abbandona. Intanto Cinzia, stufa della gelosia di Ginevra, si fa trasferire nella sezione maschile del secondo piano.

Cinzia, trasferita al secondo piano nella sezione degli uomini, è ben felice della sua nuova sistemazione. Ginevra cerca di riconquistarla con fiori e lettere ma Cinzia è irremovibile e non cede alle lusinghe del femminiello. Manolo non vuole che Perla parli con nessun altro e quando la sorprende a scherzare con lo slavo che porta il vitto la lascia. Perla è distrutta.

Ginevra è ormai sola contro tutti e minaccia di sfigurare Cinzia con l’olio bollente. Angelo si rifiuta di continuare a fare da messaggero tra i due. Ginevra viene trasferita in un altro istituto e Cinzia può tornare in sezione con le altre trans. Un biglietto scritto da Perla convince Manolo a tornare sui suoi passi. I due si incontrano di nuovo e si rinnovano le promesse d’amore.

Angelo conosce Nunzio, detenuto del primo piano, e si innamora. I due si incontrano al cancello della sezione. Ma una sera Nunzio, dopo aver bevuto qualche Tavernello di troppo, aggredisce le guardie e il consiglio di disciplina del carcere decide il suo trasferimento in un altro reparto. Angelo è convinto che sia Perla a portargli iella ma la guardia non vuole ascoltare le sue lamentele.

Debora è tormentata dal pensiero che Rodrigo, il fidanzato che l’aspetta fuori, possa tradirla. Quando Angelo esce in permesso Debora teme che tra lui e Rodrigo possa succedere qualcosa. Ma Angelo pensa solo a fare shopping e a prostituirsi in cerca di un po’ di affetto mentre Rodrigo, che dichiara il suo amore per Debora, riesce a ottenere il permesso per andarla a trovare.

Manolo, dopo aver raccontato al padre della sua storia con Perla, tenta l’azzardo. Si nasconde nelle docce della sezione dei trans, in attesa che lei lo venga a trovare. Ma le guardie lo scoprono e lo trasferiscono in un altro reparto. Intanto, la trasformazione di Angelo da gay a trans si fa sempre più evidente al punto che quando torna in galera dopo il permesso indossa gonna e parrucca.