Mentre su Roma calano le prime ombre della sera, un’ambulanza sfreccia, a sirene spiegate, verso un ospedale veterinario. Rex è gravemente ferito e Lorenzo non lo abbandona per un solo istante, nemmeno quando il cane viene portato in sala operatoria. Approfittando della confusione, Achille è riuscito a fuggire dalla villetta dove il commissario lo aveva lasciato ammanettato.

Oggi i delfini del parco acquatico Zoomarine sono molto agitati. Navigano a mezz’acqua, in cerchio, tristi. Sul fondo della vasca c’è un corpo. E’ quello di Monica Rubesi, il guardiano notturno. I sospetti s'indirizzano subito su Rino Tremonti, uno degli inservienti del parco. La notte in cui Monica è stata assassinata, l’uomo era presente a Zoomarine e l’impronta di una sua scarpa è stata trovata accanto al cadavere.

Dopo un primo omicidio Concezio Soldati entra, armi in pugno, in una scuola elementare. Cerca una delle insegnanti, Maria Mastrangelo, ma scopre che, quel giorno, la donna è rimasta a casa. La situazione precipita e Concezio prende un gruppo di bambini in ostaggio. Per liberarli vuole che la polizia gli consegni Maria Mastrangelo, a suo dire responsabile della morte del figlio dell’uomo.

Nella lussuosa villa di famiglia dei Borromini viene trovato il cadavere del conte Alfonso. A prima vista, l’uomo sembra essersi ucciso secondo il rito giapponese del seppuku, il suicidio tradizionale dei Samurai, ma le cose non sono proprio come sembrano. E così, a meno di ventiquattro ore dal primo omicidio, eccone un secondo: Désirée Marangoni, la cameriera, viene strangolata nella serra.

La madre di Lorenzo telefona al figlio. Elisa Donati, una sua amica, è stata assassinata e vuole che Lorenzo se ne occupi. Il commissario non è mai stato capace di dire no alla madre e così si reca a Ostia dove Elisa è stata uccisa. Lorenzo e Rex prendono subito contatto con Nina Canale, una vecchia fiamma del commissario, cui sono affidate le indagini.

Durante un servizio fotografico Rosario Villa Lobos, una bellissima modella, cade a terra, morta. Dalla perizia tossicologia emerge che l’arresto cardiaco che ne ha stroncato la vita non è imputabile alla cocaina, come sembrava in un primo momento, ma a un vecchio veleno chiamato Acqua Tofana che qualcuno ha inserito nel flacone di ventolin di cui la vittima faceva uso.

All’ippodromo delle Capannelle viene trovato il cadavere di un fantino. La vittima si chiamava Stefano Marussi e aveva appena vinto la prima corsa importante della sua carriera. Ma c’è qualcosa di strano in quella gara ed è da lì che Lorenzo e Rex iniziano le loro indagini.

Donatella Sala, una giornalista freelance, viene trovata morta a casa sua. La donna aveva da qualche tempo una relazione sentimentale con Filippo Gori, il capo di Lorenzo ed è su di lui, presente in casa al momento del delitto, che si appuntano tutti i sospetti. Lorenzo e Rex non credono alla colpevolezza di Gori.

Andrea Migliavacca è uno psichiatra e si occupa di bambini autistici. Durante una seduta addormenta il suo piccolo paziente e si allontana, non visto, dall’ospedale. Arriva a casa di Marta Anselmi, una sua collega. La uccide e poi torna alla clinica. Sarebbe un delitto perfetto, se Michele, il figlio della vittima, non avesse visto tutto, nascosto in cima alle scale.