Ciro, uno degli uomini cardine del clan Savastano, famiglia mafiosa che da anni controlla praticamente tutti i traffici illeciti del quartiere di Scampia, appicca un incendio direttamente nella casa del boss rivale. Facciamo così la conoscenza dell'intera famiglia Savastano.

Genny finisce ai ferri corti con un boss minore della mafia, costringendo suo padre a prendere in mano la situazione e risolverla da solo. Quindi, Ciro accompagna Genny al suo battesimo di sangue: uccidere un uomo a sangue freddo.

Il figlio del boss ha un grave incidente e Pietro viene arrestato. La situazione nel carcere è assai complicata in quanto il nuovo comandante ha imposto regole davvero rigide. Ciro è costretto ad occuparsi da solo di loschi affari ma riuscirà sempre a cavarsela.

Il clan nigeriano che spaccia crack viene a sapere che Savastano è in carcere a Poggioreale. Il boss sembra avere un solo obiettivo: dimostrare al comandante che è lui il capo dei carcerati.

Dopo l'arresto del boss dei Savastano, la famiglia sembra in difficoltà ed il controllo del territorio campano si fa sempre più difficile. Dopo la condanna ricevuta al "41 bis" da Don Pietro, gli affari si complicano ulteriormente e la moglie del boss è costretta a cercare di far rispettare i vecchi accordi che la famiglia aveva firmato.

La moglie del boss si affida all'avvocato di famiglia esprimendo la necessità di trovare nuova liquidità. Contemporaneamente l'immortale è sempre più dubbioso sul futuro ed i comportamenti di Gennaro non aiutano a renderlo tranquillo.

Imma vuole tenere in pugno tutto il clan. Le sue scelte sono discutibili, ma ancora una volta totalmente azzeccate. Il suo ruolo si gioca tutto nel gestire le nuove partite di droga arrivate direttamente dall'Honduras, che offrono ai Savastano la possibilità di spacciare a prezzi vantaggiosi e di controllare tutto il mercato.

Genny torna molto cambiato dalla sua esperienza in Honduras. L'essere stato costretto a uccidere e fare a pezzi un uomo con un machete lo ha reso spietato e glaciale. Il nuovo uomo è l'erede del boss che tutti si aspettavano, ma la sua smania di potere si dimostra subito eccessiva.

Scoraggiato dal prestigio di Genny, Ciro prende sotto la sua guida Daniele, un sedicenne desideroso di aderire al Sistema. Il primo incarico assegnato al ragazzo è un azzardo che sconvolgerà tutti gli equilibri.

La morte di Tonino Russo, uomo di fiducia di Conte, fa saltare la tregua con i Savastano. Genny vuole scoprire l'assassino ed evitare una guerra che indebolirebbe la supremazia sul territorio. Le incertezze del boss rafforzano Ciro e il suo ruolo all'interno del clan.

Genny è profondamente cambiato da quando è tornato dall'Honduras: ora è completamente trasformato, arrogante e assetato di potere. Ciro Di Marzio nota questo suo atteggiamento superbo e non se ne capacita. Addestra dunque un giovane meccanico, Daniele, per farlo diventare il suo nuovo braccio destro.