Sette anime
Sette anime
Seven Names. Seven Strangers. One Secret.
Data Uscita: 09 Gennaio 2009
(USA • 2009) Seven Pounds
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Gabriele Niola (ScreenWEEK.it)
12.01.2009
Il secondo film della coppia Muccino/Smith non punta alla redenzione ma alla mortificazione, insiste sul pedale del melodrammatico per commuovere ma finisce per far sbadigliare

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4 Come per La ricerca della felicità anche Sette Anime trova la sua perfezione nel finale. Gabriele Muccino si conferma un grande regista.
4 Comincio cercando di spiegarmi perché questo film sia stato male accolto da gran parte della critica americana. E ritengo che la causa sia non cinematografica, ma psicologica: dopo La ricerca della felicità forse si aspettavano o, visto il momento storico, volevano un altro film sul "sogno americano" o, comunque, un lieto fine. Questo secondo lavoro americano di Muccino e Smith, invece, è tutt'altro che americano e non capiscano come, anche in Italia, molti possano dire che il film ha un lieto fine, quando secondo me lieto non è. Eppure i paralleli con la precedente ricerca sono tanti, almeno per come l'ho vissuto io. Intanto il film diventa perfetto, si compie, solo con il suo epilogo. Prima della fine non convince al 100%, lascia anche freddi, ma poi, quando tutto si compie, è impossibile non emozionarsi e non sentire, fino in fondo e in un silenzio assordante, tutto quanto fino ad allora appena accennato. Forse perché anche in questo caso siamo di fronte alla storia di un uomo alla ricerca di qualcosa -la felicità la aveva già, l'ha persa e se non per un istante sa di non poterla ritrovare- che non mi sento di svelare. Impeccabile, ancora una volta, una regia cui io non mi sento di muovere alcuna critica.

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houssy
17.02.2009
Confuso e pretenzioso, irritante e scontato. Brutta prova per Gabriele Muccino.

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Angela Migliore (Lankelot)
29.01.2009
Quello che descrive è, dunque, un percorso di espiazione, in cui Ben diventa il carnefice di sé stesso, nel senso etimologico di chi fa a pezzi il proprio corpo, trasformandolo in strumento di redenzione.

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Colinmckenzie (BadTaste)
27.12.2008
Si parla di un film ultrasentimentale, stucchevole e lacrimoso. O sono diventato un robot io o semplicemente questa pellicola è noiosissima e non fornisce nessuna emozione.

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