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Gabriele Niola (Screenweek.it)
31.01.2011
Più che i viaggi di Gulliver è Jack Black nella terra degli uomini minuscoli, ma la formula funziona e diverte lo stesso grazie al protagonista in gran forma

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1 I fantastici viaggi di Gulliver Voto 4
1 Si legge "I viaggi di Gulliver (Gulliver's Travels, 1726, ed. riveduta nel 1735) è un romanzo che coniuga fantasia e satira, scritto sotto pseudonimo da Jonathan Swift" 300 anni dopo viene profanato quel romanzo che ci ha affascinato, accompagnato,divertito,sorpreso,emozionato... L'idea di Hollywood che ormai ragiona creando film a tavolino era quella sicuramente di accalappiare gli spettatori che hanno riempito le sale con film tipo Una notte al museo. (Sempre T.C.Fox) aggiungendo un volto amato anche dai cinefili, Jack Black. Ma nel film la fantasia e satira viene sostituita dall'attesa comicità del protagonista che pero' annaspa tra sceneggiatura e dialoghi al limite del ridicolo, con Jack Black che fa la pipi' per spegnere un incendio, con la principessa,il re e gli abitanti di Lilliput al limite del ridicolo. Sinceramente vedere il nome di Jack Black in lista tra le peggiori interpretazioni maschili dell'anno tra le nomination dei Razzies ci aveva sorpreso, per noi che abbiamo visto e rivisto School of the rock almeno 6 volte. Pero' visto il film capirete, la sua comicita' legata a tutto il resto e' simile alla differenza che c'e' tra lui gigante e Lilliput, come si muove o recita sembra fare danni, la risata non arriva, si ok qualche effetto speciale si vede, ma gli attori "in miniatura" sembrano ebeti, eccessivamente caricaturali, recitano come in un cinepanettone, tra la principessa che sospira e il militare che bofonchia e l'eterno innamorato che sembra un nerd. I fantastici viaggi di Gulliver Voto 4

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Neil Smith (Totalfilm.com)
18.02.2011
A big idea reaps small dividends in a comedy fantasy that’s only likely to score laughs from the tiniest audience members.

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Clelia Verde (Corriere Romano)
06.02.2011
La sceneggiatura annaspa continuamente e senza risolversi concretamente in nessun target: ora film per bambini, ora commedia per famiglie, si affida in maniera disordinata ai cliché di genere con un risultato che potremmo definire anti-interessante oltre che demenziale.

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Marco Papaleo (Silenzio-in-Sala.com)
03.02.2011
Svuotato di tutta la carica sovversiva e sarcastica del romanzo originale, qui visto nella comune accezione di racconto per l'infanzia, I fantastici viaggi di Gulliver diventano una metafora della grandezza interiore di una persona, che esula ad ogni modo dall'effettiva dimensione fisica.

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Raffaele Serinelli (icine.it)
02.02.2011
La pellicola è stata pensata per un pubblico di giovanissimi, con sequenze al limite del demenziale. In realtà aspira ad essere più di un semplice film per bambini, cercando una morale che però si perde però nella moltitudine di scenette ridicole e troppo banali per un pubblico più adulto.

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dr. apocalypse (www.cineblog.it)
02.02.2011
Il film oscilla pericolosamente tra il demenziale spinto, solo a tratti divertente, e il dichiaratamente brutto e insensato; privo di idee, contenuti e soprattutto ‘qualità’. Alcune idee funzionano e strappano grasse risate ma l'insieme filmico risulta stupido e volutamente kitsch.

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Francesca Fiorentino (www.movieplayer.it)
02.02.2011
Snellito e semplificato per l'adattamento cinematografico, il lavoro di Swift diventa una favola dai buoni sentimenti, sostenuta dalla vivacità del solito trascinante Jack Black. L'escamotage non è nuovo, ma se non altro si lascia apprezzare per la chiave teatrale vagamente rétro.

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Andrea Angius (35mm.it)
02.02.2011
Sembra che il film sia stato costruito basandosi esclusivamente sulla figura e sull'estro di Jack Black, il quale nonostante svolga una parte adatta alle sue caratterisitiche, spesso pecca nell’interpretazione del personaggio, calcando troppo la mano e risultando poco credibile.

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Daria Pomponio (www.radiocinema.it)
01.02.2011
L’ ipercinetico, srabordante e irresistibile Jack Black ci lancia in un’avventura che si preannuncia educativa, divertente e molto rock. Il film è un solido prodotto di entertainment, che riesce a catturare con arguzia grandi e piccini.

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26.01.2011
Rob Letterman e Jack Black tentano, insieme alla 20th Century Fox, un'impresa non indifferente: cercare di attualizzare il romanzo “I viaggi di Gulliver” di Jonathan Swift.

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Pietro Ferraro (ilcinemaniaco.com)
26.01.2011
Il film è stato pensato per un pubblico estremamente giovane perciò riproporre la storia in modo tradizionale avrebbe rischiato un flop ai botteghini e sotto questo punto di vista l’operazione, con tutti i limiti del caso, pare riuscita.

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