Ancora supereroi della carta stampata, Hollywood ha la vista lunga e non importa quanto sia alto il budget per questi giocattoloni targati Marvel. Dopo “Superman”, “Spiderman”, “Barman” ecco un eroe per caso vestito di oro e titanio ma con quel tanto di colore per dare più appeal alla pesante armatura. Perché Tony Stark, miliardario americano che può vantare un curriculum di tutto rispetto –ingegnere meccanico a sei anni, laurea al prestigioso M.I.T. a sedici- ed un padre che ha partecipato al progetto Manhattan per la costruzione dell’atomica, fabbrica ordigni bellici ed è consulente del Governo oltre che un impenitente playboy. Solo che resta folgorato sulla via di Damasco, pardon dell’Afghanistan, quando viene fatto prigioniero da un gruppo di integralisti: di necessità virtù, per avere salva la vita progetta un’arma sofisticatissima per il bene dell’umanità. Buoni sentimenti ed un pizzico di retorica con la storia del pentimento dell’ultima ora, “Iron Man” è un concentrato di effetti speciali impreziosito dal fascino irriverente di Robert Downey Jr. Tanta tecnologia con i computer in bella mostra che fanno davvero di tutto e di piu’ ma anche belle donne, auto di grossa cilindrata e ville panoramiche sul golfo di Malibù. Il mondo dorato di Stark visto attraverso gli occhi del regista Jon Favreau è più di facciata che di contenuti eppure la ricetta funziona. Tanto che dopo i titoli di coda si annuncia già il seguito.